ROSARNO “Un momento storico”. E’ stata definita così la giornata di oggi dal sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi, dopo aver firmato insieme al sindaco di Gioia Tauro Renato Bellofiore, e al primo cittadino di San Ferdinando Domenico Madafferi, la convenzione che segna ufficialmente il trasferimento di una parte dei 42 milioni di euro, dei tanto attesi Pisu.
“E’ un gesto significativo, un traguardo raggiunto. – ha proseguito la Tripodi durante una conferenza stampa indetta al comune di Rosarno alla presenza dei suoi colleghi – E’ il primo vero passo verso la “città del porto”, ora speriamo di concludere i lavori entro il 2015. Si tratta di opere che trasformeranno il volto dei nostri comuni”.
“Cambiamenti importanti e particolari caratterizzeranno il nostro territorio. – ha invece esordito Bellofiore – La volontà da parte di noi amministratori c’è sempre stata e questo passo rappresenta maggiori servizi per la cittadinanza, l’intero settore urbanistico sarà diverso”.
L’inizio dei lavori segna insomma un’unione tra i tre paesi comunicanti, passaggio sottolineato anche nell’intervento di Madafferi.
“Data la situazione della Piana, – ha detto – era necessario che i tre comuni parlassero la stessa lingua. L’obiettivo è quello di arrivare ad una vera conurbazione. Come sindaci abbiamo la responsabilità di gestire bene i soldi a disposizione, si tratta di un’occasione irripetibile. Un segnale che tutta la gente aspettava da tempo”.
Diciassette opere verranno realizzate sul territorio, alcune delle quali facilmente raggiungibili dai comuni coinvolti, a disposizione di tutta la cittadinanza e che faranno dei tre centri un’unica città dei servizi collegata allo scalo.
“Entro venti giorni arriverà un anticipo del venti per cento dell’importo totale. – ha aggiunto il sindaco di Rosarno – Fino ad ora la Piana di Gioia Tauro si è sempre dimostrata divisa, e così non si va da nessuna parte.
Adesso però noi rappresentiamo un ruolo decisivo nello sviluppo. Così come abbiamo il compito di salvaguardare la situazione occupazionale. E’ un momento di crisi questo per il porto, – ha concluso – sarebbe bene istituire un consiglio comunale aperto che raccolga tutte le istanze dei lavoratori”.
I tre sindaci hanno dimostrato grande entusiasmo e dedizione verso il progetto che cambierà definitivamente le sembianze fisiche dei tre comuni. E se lo stesso entusiasmo venisse fatto proprio dall’intera cittadinanza, potrebbe significare un mutamento anche nel modo di agire e di pensare.
Eva Saltalamacchia