La notizia correva in rete da pochi minuti e le polemiche al vetriolo correvano dietro di essa.
La notizia in questione è quella della nomina del nuovo Comitato Varia che si occuperà di organizzare la festa che si svolgerà a Palmi l’ultima domenica d’agosto; le polemiche a traino della notizia, invece, sono nate per via di un’assenza “illustre” tra i componenti del Comitato.
L’assenza è quella del Consigliere regionale Giuseppe Mattiani, palmese, promotore di una legge in Consiglio regionale con cui si punta a istituzionalizzare la festa della Varia, un’opportunità per tutta la comunità che da tempo attende quel salto di qualità che una festa Patrimonio dell’Umanità merita.
Del Comitato fanno parte, tra gli altri, diversi rappresentanti delle istituzioni, della Città metropolitana e della Regione, e sebbene vi sia “posto” – nel Comitato d’onore – per il Presidente della Regione o suo delegato, il nome di Giuseppe Mattiani proprio non compare.
Al «no comment» del sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, raggiunto al telefono ieri in serata, ha fatto da contraltare la risposta data con un commento sui social dal presidente del Comitato Varia, Daniele Laface.
Nelle poche righe di commento postato su Facebook – commento poi cancellato dall’utente autore del post polemico – Daniele Laface spiega che «Da ottobre sto cercando di incontrare Giuseppe Mattiani per chiedergli ufficialmente se è interessato a far parte del Comitato d’onore, come ho fatto con altre persone di cui si legge il nome tra le nomine. Il Comitato non è ancora completo e spero di incontrare Mattiani presto per chiedergli di farne parte ufficialmente e attivamente, perché vorrei averlo in primissima fila durante tutti i momenti che comporranno gli eventi di questa grande Varia».
La Varia, festa di tutta la comunità che dovrebbe essere occasione di condivisione di valori e tradizione, momento di conciliazione e di riscoperta di legami con le proprie origini, si è trasformata in terreno fertile per le beghe politiche.
Beghe che con la festa e la tradizione non hanno alcunché da condividere e che dovrebbero essere accantonate in favore di un lavoro costruito con basi forti e condivisione d’intenti, al di là del colore della casacca che si indossa…