La Varia di Palmi, è da oggi considerata patrimonio culturale della Regione Calabria.
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la relativa proposta di legge, su proposta di Giuseppe Mattiani.
«L’obiettivo della presente proposta di legge – ha spiegato lo stesso Mattiani – è quello di concorrere alla salvaguardia, promozione e valorizzazione della festa della “Varia di Palmi” quale patrimonio culturale e grande evento regionale Calabrese, inserito nella lista per la Salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura con la Convenzione del 2003».
«In Calabria – ha ricordato Mattiani – la Varia di Palmi è perciò l’unico riconoscimento nella Lista del Patrimonio culturale immateriale ad avere le peculiarità di cui sopra, in quanto modello Unesco. Da qui la necessità di concorrere, ognuno nella propria funzione, soggetti istituzionali e comunità di riferimento, per salvaguardare, promuovere e valorizzare la Varia di Palmi quale patrimonio della Città di Palmi, Patrimonio culturale e grande evento regionale, Patrimonio dell’Umanità. Con la Raccomandazione per la salvaguardia della cultura tradizionale e del folklore, approvata dalla Conferenza generale Unesco del 1989, gli Stati membri si erano impegnati ad applicare le disposizioni concernenti la salvaguardia della cultura tradizionale e popolare, ad adottare misure legislative o di altra natura necessarie per dare effetto nei loro territori a detti principi»..
Amalia Bruni, pur essendo favorevole alla legge ha sottolineato alcuni risvolti di natura formale che riguardano i rapporti con la Fondazione, e l’assenza di previsioni economiche per la sua valorizzazione, mancando una legge complessiva che si occupi di più manifestazioni e tradizioni in Calabria.
In risposta il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto si è impegnato a reperire risorse da destinare alla valorizzazione della Varia di Palmi, ma ha affidato al Consiglio regionale l’esigenza di stabilire come valorizzare l’immenso patrimonio di tradizioni che la Regione possiede.
«Una prospettiva che è già in itinere», ha spiegato nel suo intervento Pasqualina Straface che ha rivelato che sta lavorando con la vicepresidente Giusy Princi alla stesura di una legge quadro su un piano cultura sulla quale hanno concordato i successivi consiglieri intervenuti.
In rapida successione l’Assemblea di palazzo Campanella ha approvato, a maggioranza, le proposte di legge, di iniziativa di Pietro Raso recante “Norme sul funzionamento della Commissione provinciale per le espropriazioni di cui all’articolo 41 del d.p.r. 327/2001” e quella recante il “Riconoscimento delle Palestre della salute”, firmatari Giuseppe Gelardi, Filippo Mancuso, Pietro Raso e Pietro Molinaro.