GIOIA TAURO – Questa mattina a Gioia Tauro è stato ricordato la figura di Antonino Scopelliti, sostituto procuratore generale della Suprema Corte di Cassazione, ucciso dalla ndrangheta il 9 agosto del 1991. All’interno della sala consiliare che porta il suo nome dal 1998, è stato affisso oggi un quadro in cui è ritratto il giudice Scopelliti, donato alla città dal maestro Mimmo Morogallo.
Alla manifestazione era presente la figlia di Scopelliti, Rosanna parlamentare del Nuovo Centro Destra.
Dopo il saluto del presidente del consiglio comunale Santo Bagalà che si è detto onorato di “presiedere l’aula che porta il nome del Procuratore di Cassazione Antonino Scopelliti”, è stata letta la delibera del consiglio comunale del 1998 in cui si decise di intitolare l’aula al giudice ucciso dalla ndrangheta.
Il vice sindaco Anna Maria Stanganelli riferendosi a Scopelliti ha detto: “il martirio di quest’uomo deve essere da esempio e spingere le persone a vivere una vita libera dalla paura e dai calcoli. Il cambiamento parte dalle piccole cose e dal rifiuto delle scorciatoie”.
“Abbiamo pensato a questa cerimonia – ha detto il sindaco Pedà – per rendere omaggio a tutti gli eroi dello Stato dal giudice Scopelliti fino all’ultimo dei volontari che lotta e si batte per il rispetto delle regole in difesa del vivere civile. La nostra amministrazione ha ripreso una vecchia delibera in cui il comune si impegnava a costituirsi parte civile in tutti i processi di ndrangheta e l’ha riapprovata per ribadire con forza quale è la linea che ha deciso di intraprendere”.
“Per anni – ha dichiarato Rosanna Scopelliti – ho sostenuto che mio padre fosse una delle tante vittime dimenticate, vedere a Gioia Tauro un targa del 1998 che lo ricorda, mi dona speranza e mi fa pensare che probabilmente mi sbagliavo. Oggi da Gioia Tauro parte un segnale di memoria e di speranza. – ha aggiunto – La speranza è che in Calabria le tante persone oneste che hanno scelto di non abbassare la testa prevalgano sulla minoranza criminale”. La parlamentare ha chiuso il suo intervento parlando della classe politica e dell’importanza della presenza dei giovani con una ammissione: “L’imbarazzo per alcuni esponenti dell’attuale classe dirigente non si può nascondere – ha detto – investiamo sui ragazzi e lavoriamo per formare classi dirigenti preparate e di grande spessore morale”.
Un lungo applauso ha accompagnato l’inaugurazione del quadro e la chiusura della cerimonia.