GIOIA TAURO – E’ stata una domenica all’insegna dello sport e dello stare insieme quella trascorsa al Palamangione, per la manifestazione organizzata dall’Associazione culturale Gioia 3.0 con il patrocinio del Comune.
Sei squadre si sono sfidate sin dalle nove del mattino nella prima edizione dei “ Mondiali della piana”, torneo di calcio che ha visto tra i partecipanti alcuni dei migranti presenti nel territorio della piana.
Sono scesi in campo con sportività e sana competizione le nazionali del Marocco, Russia e Romania che si sono scontrate con la squadra formata da alcuni esponenti dell’amministrazione comunale gioiese, un’altra formata dai giovani dell’Azione Cattolica della parrocchia di Sant’Ippolito Martire e con una squadra composta dai soci di Gioia 3.0.
Tante reti, qualche gol mancato, un po’ di scivoloni e tanta voglia di stare insieme sono state le protagoniste indiscusse di questa domenica che ha dimostrato come lo sport riesce sempre ad unire e a creare momenti di incontro.
«E’ una gran bella manifestazione – ha detto l’assessore Nardi presente al Palazzetto nella squadra dell’amministrazione – oggi stiamo trascorrendo tutti insieme una bella giornata. Certo – ha aggiunto sorridendo – l’amministrazione è un po’ penalizzata, i ragazzi in campo sono giovani e bravi».
«Tutti i soci hanno lavorato tanto per questa manifestazione. – ha detto Lucio Rodinò, presidente di Gioia 3.0 – Vedere giovani e meno giovani in campo è stata la nostra ricompensa più bella. Il prossimo anno riproporremo i mondiali e cercheremo di aprirli alle donne e di ampliare il numero dei partecipanti».
Entusiasti per la manifestazione anche i partecipanti delle altre squadre come i giovanissimi Yassine e Yasser orginari di Casablanca e studenti al Severi di Gioia Tauro, che hanno avuto modo di trascorrere una giornata da loro stessi definita “diversa e divertente”.
«Ci siamo divertiti molto – ha detto Hicham attaccante del Marocco – siamo contenti di aver partecipato a questo torneo. Ci auguriamo – ha aggiunto – che questo evento si possa ripetere anche l’anno prossimo, per giocare e stare insieme».
Angela Angilletta