
GIOIA TAURO – «La maggioranza non vuole confrontarsi con l’opposizione e con i cittadini. Fino a quando i consigli verranno convocati per la mattina presto. Noi non verremo in aula». E’ questa l’unica dichiarazione arrivata dalla minoranza nel corso della seduta del consiglio comunale di oggi.
L’ha pronunciata il vicepresidente Angelo Guerrisi, prima di lasciare l’aula, subito dopo l’appello. La polemica è di vecchia data: sin dai primi consigli, l’opposizione ha criticato la decisione di convocare l’assemblea la mattina alle otto e trenta. Certo è abbastanza singolare che la scelta di disertare l’aula sia giunta in una delle sedute più importanti dell’anno, con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo.
Tra i banchi della maggioranza non mancava nessuno e gli undici consiglieri hanno votato all’unanimità, in poco tempo tutti i punti in programma.
Per il sindaco Renato Bellofiore l’opposizione con la sua assenza «ha assunto un comportamento infantile dimostrando ancora una volta di essere senza idee e senza progetti».
Anche il capogruppo di “Lista Bellofiore” Giovanni Laurendi ha aspramente criticato la scelta della minoranza, partendo dalle dichiarazioni del vicepresidente del consiglio. «Guerrisi è andato via per non ascoltare i danni provocati dalle precedenti amministrazioni di cui faceva parte – ha detto – Tutti lavoriamo, ma chi ha a cuore l’interesse della città si libera dagli impegni e partecipa al consiglio».
Dall’opposizione Santo Bagalà ha fatto sapere di essere mancato per impegni di lavoro non rimandabili e non per protesta. «A me dispiace – ha aggiunto il consigliere di Insieme per Gioia – che le riunioni dei capigruppo non vengano sfruttate per confrontarsi ma solo ed esclusivamente per elencare i punti in discussione nei consigli».

IL BILANCIO. Il piatto forte della seduta è stata la relazione sul bilancio consuntivo del 2010 fatta dall’assessore Domenico Savastano.
«Abbiamo trovato il settore dei servizi finanziari nella completa confusione, – ha esordito – con un passato discutibile, gestito esclusivamente dall’ex dirigente e con gli altri dipendenti che facevano poco o nulla, perché istruiti solo a svolgere compiti elementari. Abbiamo fatto tanto – ha proseguito Savastano – ma molto resta da fare. Siamo riusciti a recuperare i parametri gestionali, non rispettati nell’anno precedente, permettendo al Comune di non essere un ente strutturalmente deficitario. Abbiamo dovuto attuare la faticosissima politica dell’austerità e stiamo procedendo – ha concluso – a eliminare le esternalizzazioni dei servizi perchè hanno dei costi che l’ente non può permettersi».
Tutti i dati elencati si riferiscono al 2010. Il Comune ha avuto un saldo di gestione di quasi 700 mila euro. «Le spese – ha detto Savastano – sono obbligatoriamente legate all’entrate. In passato si spendeva a prescindere da quanto si incassava». Il totale dei residui attivi è di 51 milioni e 261 mila euro mentre quelli passivi ammontano a 51 milioni e 573 mila euro.
GLI ALTRI PUNTI. L’assemblea ha inoltre approvato il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio, i criteri di assegnazione per gli alloggi di edilizia pubblica alle famiglie nomadi, un protocollo d’intesa tra il Comune di Gioia Tauro e il Dipartimento arte, scienza e tecnica del costruire dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e la ratifica di alcune variazioni di bilancio.
Lucio Rodinò