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Wonderwall 2

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Inerpicarsi sulle alte scogliere, alla ricerca del bello della vita, è a volte un privilegio.

Insomma: ne vale la pena.

Erik splendeva di luce raggiante, dal momento che ormai i suoi scheletri erano usciti dall’armadio. La vita, però, lo mise presto di fronte ad un bivio: il padre di Sara, a causa della malattia che lo aveva colpito, reclamava la presenza dell’unica figlia femmina in Italia, a Ragusa.

Nella sua mente, inondata di sentimenti speranzosi misti all’incertezza del futuro, soprattutto dopo aver conosciuto Sara, finalmente si intravedeva l’idea di “famiglia”!

Ma dove?

Prese piede, subito, il pensiero di trasferirsi in Italia e di avviare una delle sedi della catena di alberghi di famiglia, proprio in Sicilia.

Il fascino di Ragusa –simile al fascino delle sirene che hanno provato ad attrarre Ulisse giù dalla nave–poteva rappresentare un tesoro pronto per essere scoperto da un turista attento che non ha paura di andare incontro all’ignoto.

L’ignoto, era per Erik, la famiglia numerosa e imponente… e la vita di Sara!

Ma Erik amava la sensazione che dava la scoperta di un luogo fin nei suoi anfratti più nascosti. Era un sentimento dolce e galvanizzante.

E poi, viaggiare era la sua grande passione.

Accolto a braccia aperte dai genitori di Sara, nonostante le difficoltà nascenti dalla malattia del padre, si lasciò guidare in una strada non priva di difficoltà, che lo condusse in una vita nuova. Per Sara!

Trovò qui la sua seconda casa, circondato dal calore di una famiglia che non guardava l’orologio né il profumo degli affari. Gustava, finalmente, l’odore degli agrumi che tanto amava, e che da San Diego immaginava come esclusivi di quella Napoli che aveva conosciuto grazie a ‘O Sole mio. E poi, si divertiva con gli anziani del posto a parluzzare in un dialetto-italiano che capiva poco ma che bastava per farsi capire; amava la cassata e girovagare tra le chiese barocche e sfarzose che nulla avevano da invidiare alla lontana Los Angeles.

Ciò che trovava simile e lo riconduceva alla sua terra era il tramonto. Il rosso e l’arancio, sfumando, lo riportavano lì, di fronte all’Oceano, in un tempo in cui era ignaro di cosa la vita gli avrebbe potuto riservare.

Non vollero mancare al concerto degli Oasis, in Spagna, a Madrid, nel novembre del ’97, e fu lì che Erick chiese a Sara di sposarlo.

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