GIOIA TAURO – Si è conclusa sabato scorso la nona edizione del Laboratorio Internazionale di Architettura (Lida) che ha trattato come tema “Il progetto dell’esistente e il restauro del paesaggio. Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando e l’area portuale. Paesaggi e Passaggi”.
Al termine dei quindici giorni di lavoro e progettazioni, i partecipanti provenienti da diverse parti d’Italia, hanno presentato una relazione illustrativa, dopo aver lavorato con architetti di fama mondiale.
Al centro degli incontri le tematiche architettoniche e urbane generiche di particolari aree come il waterfront di Gioia Tauro o di San Ferdinando, il centro direzionale del porto, le aree Asi, il centro polisportivo o il Terminal bus di Rosarno.
Tutte le proposte sono state improntate allo sviluppo dell’area tenendo conto sia della funzionalità sia del rispetto dell’ambiente.
E proprio le proposte elaborate all’interno del laboratorio sono state oggetto di presentazione e discussione pubblica nell’incontro di sabato dove erano presenti tra gli altri Laura Thermes, direttrice del laboratorio, Ottavio Amaro, uno dei responsabili, e Manuel Gausa, uno degli esperti.
«Uno degli aspetti particolarmente graditi dell’iniziativa, – ha detto Salvatore Silvestri, segretario generale dell’Autorità portuale – è stato quello di unire i vari enti che hanno partecipato».
Ottimi risultati sono stati quindi raggiunti anche da questa nona edizione del Lida e i progetti presentati saranno oggetto di una successiva pubblicazione. Per il momento rimangono a disposizione delle aziende terminaliste del porto, dall’authority, dall’Asi e dai comuni, nell’attesa che quanto sia stato proposto possa essere in futuro realizzato.
Angela Angilletta