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Sanità, Palmi: Resta operativo il centro iperbarico nonostante le difficoltà

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Carmelo Catanzariti

PALMI – (18 agosto 2011) – Tra la malasanità calabrese spesso sotto i riflettori, e le continue disfunzioni e chiusure di interi reparti degli ospedali della Piana, una nota senza dubbio positiva è rappresentata dal centro iperbarico del nosocomio palmese, che, sebbene in una situazione di disagio, continua a contraddistinguersi sotto diversi aspetti.

Negli ultimi quindici giorni, due giovani subacquei provenienti da Reggio Calabria, hanno beneficiato delle cure della camera iperbarica, dopo aver accusato dei malori in seguito a delle immersioni.

Carmelo Catanzariti, dirigente Asl II fascia terapia iperbarica Asp 5, ha spiegato l’indispensabilità del centro nei due casi specifici e non solo.

«Il primo dei due giovani aveva completamente perso l’udito dall’orecchio destro, – ha detto il primario – mentre il secondo riportava la paralisi degli arti e forti dolori alle articolazioni».

Entrambi i casi sono stati seguiti attentamente dall’equipe medica, e dopo un ciclo terapeutico al centro, i due subacquei hanno risolto ogni problema, nonostante all’arrivo la situazione non fosse di certo delle più semplici.

Il centro rappresenta un vero e proprio punto di riferimento regionale. «I centri più vicini si trovano in Campania o in Sicilia», ha proseguito Catanzariti, sottolineando dunque l’importanza della presenza di un centro del genere unico in Calabria.

Ma l’aspetto da mettere maggiormente in evidenza al momento, riguarda in particolar modo le condizioni in cui il centro continua ad operare.

«Le difficoltà – ha continuato Catanzariti – nascono soprattutto dalle continue disfunzioni. All’ospedale di Palmi è rimasto infatti solo il centro iperbarico e la dialisi. Tutto questo crea immancabilmente delle difficoltà, e anche nelle giuste riorganizzazioni che devono essere poste, chiediamo l’attenzione al centro per la qualità delle risposte e per la sua unicità regionale».

Il centro non rischia in alcun modo la chiusura, anche perché «essendo un’attività di pregio, sarà un valore aggiunto di notevole rilevanza nella costituzione di un nuovo ospedale», ha concluso Catanzariti, ma fino ad allora il centro continuerà a lavorare salvando giornalmente delle vite e garantendo a tutta la regione una certezza che in campo sanitario rappresenta un’eccezione.

Eva Saltalamacchia

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