La Calabria punta a una sanità più efficiente e trasparente, con l’obiettivo di consolidare i progressi raggiunti e accelerare le riforme. Il governatore ha ribadito la necessità di negoziare un nuovo piano di rientro per evitare il ritorno a logiche di tagli indiscriminati che potrebbero frenare l’evoluzione del sistema sanitario.
“In Calabria ci si può curare bene”, ha dichiarato, sottolineando la competenza e la passione dei medici, che operano ogni giorno nonostante le difficoltà organizzative. Tuttavia, la reputazione del sistema sanitario continua a influenzare le scelte dei cittadini, che spesso si curano fuori regione più per mancanza di fiducia che per carenze di qualità. Questo aspetto deve cambiare, considerando che per anni la sanità regionale è stata affidata a commissari governativi poco legati al territorio.
Oggi, però, i dati testimoniano i miglioramenti: il disavanzo, che nel 2022 ammontava a 80 milioni di euro, è stato ridotto a 18 milioni. Sono stati rafforzati gli ospedali, digitalizzate le procedure e intensificati i controlli, segnando una svolta per il sistema. Il governatore ha ribadito l’importanza di riformare la rete ospedaliera e migliorare il coordinamento tra strutture, per evitare trasferimenti inutili ai grandi ospedali quando il territorio potrebbe garantire adeguate cure.
Nisticò ha poi evidenziato il valore dell’umanizzazione delle cure, aspetto centrale nel rapporto medico-paziente. Rendere l’assistenza più empatica e accessibile è fondamentale per il futuro della sanità calabrese, che sta finalmente imboccando la giusta direzione.
Miserendino ha sottolineato i progressi nei livelli essenziali di assistenza (LEA): “Per la prima volta, due aree su tre sono in fascia verde, un risultato che non si vedeva da anni.” Anche la prevenzione ha avuto un ruolo chiave, con misure per ridurre le liste d’attesa e migliorare l’emergenza-urgenza, portando le postazioni territoriali a 60 e ottimizzando il trasporto secondario.
Infine, in merito ai recenti casi di presunta malasanità, Miserendino ha espresso vicinanza alle famiglie coinvolte, garantendo verifiche approfondite. La sanità calabrese ha ancora margini di miglioramento, ma i passi avanti compiuti indicano un cambiamento concreto verso un sistema più efficace e affidabile.