A San Pietro di Caridà, nei giorni scorsi, i carabinieri hanno scoperto una vasta piantagione di canapa indiana, realizzata in un terreno agricolo demaniale, nascosta tra la fitta vegetazione.
La scoperta è stata fatta nel corso di un’operazione finalizzata alla prevenzione e alla repressione del reato di produzione di sostanze stupefacenti dai carabinieri della stazione di Serrata e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria.
L’operazione ha consentito di sequestrare complessivamente 300 piante di canapa indica, alte circa 70 cm circa ed in pieno stato vegetativo. La coltivazione, disposta su ben 6 filari, era composta da tre diverse tipologie di cannabis, quella a cespuglio, la “olandese nana” e “purple haze”, quest’ultima riconoscibile per il suo colore marcatamente violaceo e di particolare valore economico nel mercato illecito della droga in quanto prodotta prevalentemente nelle colline della California.
Il ritrovamento della piantagione è stato possibile solo grazie alle competenze specialistiche dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, addestrati ad operare in aree montuose e boschive ritenute particolarmente impervie, i quali sono riusciti ad individuare la piantagione, col supporto dei militari della stazione di Serrata, seguendo un tortuoso sentiero immerso nella vegetazione che conduceva alla piantagione e quindi ad un essiccatoio rudimentale al cui interno i militari hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori 70 chili di piante essiccate.
La piantagione era alimentata da un impianto per l’irrigazione costituito da alcuni tubi in plastica direttamente collegato ad un canale d’acqua presente a qualche centinaio di metri dal sito scelto per la realizzazione della coltivazione.
I militari, nel corso delle operazioni, hanno poi ritrovato circa 300 vasetti in plastica utilizzati per le fasi iniziali della germinazione della marijuana nonché bottiglie varie contenenti diserbanti ed insetticidi utilizzati per favorire l’infiorescenza delle piante. Tutto il materiale e lo stupefacente rinvenuto è stato campionato per essere successivamente trasmesso al R.I.S. di Messina per le analisi del caso.