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Pmi day: gli studenti del Severi hanno visitato un’azienda dell’area portuale

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GIOIA TAURO – In occasione della giornata delle Piccole e medie imprese, organizzata da Unindustria, i ragazzi della terza G dell’Istituto Severi – Guerrisi di Gioia Tauro, hanno visitato la Caronte & Tourist Logistics, un’azienda che opera all’interno dell’area portuale di Gioia Tauro.

Pmi day è il tradizionale appuntamento promosso da Piccola Industria per raccontare ai giovani il mondo delle imprese e far conoscere il loro impegno a favore della crescita e dello sviluppo del Paese. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con le Associazioni di Confindustria, si articola in visite guidate presso le imprese associate e in momenti di approfondimento sul loro ruolo produttivo e sociale.

Gli studenti, accompagnati dai docenti Palermo e Nania, sono stati accolti dall’amministratore unico Gualtiero Tarantino e da Antonino Foti del comitato di Piccola industria.

All’interno del capannone aziendale, in mezzo a enormi sacchi di caffè, i ragazzi hanno scoperto tutte le dinamiche che carattterizzano un’azienda che si occupa di logistica e di manipolazione di prodotti.

La Caronte & Tourist, riceve nei suoi magazzini la merce in arrivo da tutto il mondo via mare, in attesa che venga distribuita in Calabria, Sicilia e Puglia. Una fetta importante della sua attività è costituita dal caffè che arriva a Gioia all’interno dei container, viene diviso in grandi sacchi di 600 chili per essere poi distribuito alle torrefazioni del sud Italia.

«Con noi – ha spiegato Tarantino agli studenti – lavorano circa 20 persone ma potrebbero essere molte di più se si venissero superati tutti i problemi che rendono difficile il decollo della logistica».

L’imprenditore gioiese ha illustrato ai ragazzi tutte le tappe che hanno portato alla nascita e allo sviluppo del Porto e ha parlato dei problemi che andrebbero affrontati per combattere la concorrenza che è diventata spietata.

«L’area portuale non è cablata e spesso la linea internet è assente. Inoltre a Gioia per un controllo i container possono restare fermi anche 36 ore, – ha detto – a Rotterdam vengono utilizzati scanner all’avanguardia che effettuano i controlli mentre i contenitori sono in movimento. Le doverose ispezioni non fanno perdere neanche un minuto. In termini economici la differenza è notevole».

Dopo aver fatto alcune domande, I ragazzi hanno assitito alla lavorazione di un container di caffè e visitato l’intero magazzino, prima di lasciare l’azienda per tornare tra i banchi di scuola.

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