GIOIA TAURO – Dai ieri sera la chiesa tenda di San Gaetano Catanoso dispone ufficialmente di un nuovo parroco.
La celebrazione eucaristica di rito ha sancito l’inizio di un percorso diverso guidato da don Giovambattista Tillieci, un sacerdote dal viso buono, dalle semplici parole e lo sguardo rivolto al popolo e a Dio contemporaneamente.
Una chiesa gremita di fedeli ha seguito con attenzione il passaggio del testimone alla presenza delle autorità civili e militari, tra cui il sindaco di Gioia Tauro Giuseppe Pedà, accompagnato da parte della giunta comunale, il Capitano della compagnia dei Carabinieri Francesco Cinnirella e gli ufficiali della Capitaneria di porto.
A coordinare l’evento è stato però il Vescovo della diocesi di Oppido Palmi don Francesco Milito.
“Il parroco è chiamato ad essere maestro del suo popolo. – ha esordito – Ma si è tanto maestri quanto innanzitutto discepoli. Gioia Tauro per la realtà in cui si trova, – ha aggiunto – ha bisogno che la Chiesa viva l’unità degli intenti. E in vista dell’avvento dei Salesiani Gioia Tauro deve rappresentare il fiore all’occhiello per stile pastorale”.
La cerimonia, accompagnata dalle soavi voci del coro diretto da Giuseppe Calarota e dai musicisti che settimanalmente si allenano con impegno e costanza, ha dimostrato al nuovo parroco il calore e la buona predisposizione dei cittadini gioiesi, sancita dalle parole di Graziella Papalia, segretaria del consiglio pastorale parrocchiale.
“Da oggi questa è la sua nuova casa, semplice ma calorosa. – ha detto rivolgendosi a don Giovambattista – E secondo il progetto disegnato da Dio noi saremo la sua nuova famiglia che già sente di amarla e di volerle bene”.
L’atteso intervento del neo parroco si è invece basato su una similitudine di verbi che intende mettere in atto, tra cui assolvere, educare, vegliare, condividere, ma è soprattutto sull’ascolto che si è soffermato.
“Ascoltare è come abitare la vita dell’altro. – ha asserito – Quando inizi ad ascoltare uno, due, quattro pensieri, cominci a capire in quale direzione sta andando la comunità parrocchiale”.
Un lungo applauso ha accolto la nuova guida di una chiesa nata dal nulla ma che dopo dieci anni ha raggiunto grandi obiettivi e dimostra quotidianamente di voler dare il proprio contributo per il benessere di una città in ginocchio ma che ha voglia di riscattarsi.