A Palmi, dal 24 al 30 maggio, si terrà la mostra “Com’eri vestita?”, un’esposizione che affronta il tema della vittimizzazione secondaria e stimola una riflessione collettiva sulla violenza di genere.
Un jeans, una divisa da lavoro, un pigiama. Abiti comuni, che raccontano storie di dolore e resilienza. L’allestimento, curato da Antonino Romola, presenta riproduzioni di capi realmente indossati da donne nel momento in cui hanno subito violenza, sfatando il pregiudizio secondo cui l’abbigliamento possa avere un ruolo determinante nelle aggressioni.
Promossa dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Palmi, guidato dall’avvocata Clara Tripodi, la mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Palmi, la Consulta Giovanile, la University of Kansas School of Social Welfare, Libere Sinergie, Sudestdonne e con il contributo di Temptation Gallery.
L’inaugurazione avrà luogo il 24 maggio alle ore 9:30, durante la cerimonia di apertura del MUAD – Museo dell’Avvocatura e del Diritto. A seguire, alle 11:30, l’attrice Lilli Sgrò interpreterà una selezione di testi sulla tematica.
«Attraverso questa esposizione – spiega l’avvocata Clara Tripodi – vogliamo sensibilizzare la società sulla vittimizzazione secondaria, che porta le persone che hanno subito violenza a essere giudicate, colpevolizzate o non credute. Gli abiti raccontano una verità spesso ignorata: la responsabilità non è mai della vittima. Solo superando stereotipi e false convinzioni possiamo costruire una cultura fondata sul rispetto e sulla giustizia».
La mostra resterà aperta dal 26 al 30 maggio, ogni mattina dalle 9:30 alle 12:30, con ingresso libero per scuole, cittadini e operatori del settore sociale e giuridico. Un percorso che coinvolgerà anche le classi terze dell’Istituto di Istruzione Superiore “Nicola Pizi” di Palmi, trasformando l’iniziativa in un’occasione di formazione e crescita collettiva.