CITTANOVA – I due ladri di carburante di Cittanova hanno un nome e un volto, così come i due feriti da presunti malfattori. Due storie legate e che vedono protagonisti gli stessi personaggi, per i quali questa mattina all’alba è scattato l’arresto.
Padre e figlio, infatti, sono stati feriti durante un tentativo di furto la scorsa estate. I due sono Antonio Gerace, di 54 anni, pluripregiudicato di Cittanova e il figlio, V.Gerace, di 19 anni. Il padre 54enne è già stato trasferito nel carcere di Palmi, perché recidivo, mentre il figlio si trova agli arresti domiciliari, entrambi con l’accusa di furto aggravato.
La storia, incredibile per il modo in cui i due hanno tentato di sfuggire ai militari, ha inizio il 22 agosto scorso. Quando i due si sono resi responsabili dell’ulteriore rapina di carburante da un camion. Il proprietario del mezzo, allarmato per i continui furti ha deciso di restare dentro al camion aspettando armato i ladri che prontamente sono arrivati.
Ecco che D.V, che intanto dovrà comparire davanti all’Autorità giudiziaria per detenzione di arma clandestina e lesioni personali aggravate all’uso dell’arma, ha sparato contro i due che sono stati raggiunti dai colpi di fucile ai glutei e nelle regioni posteriori degli arti inferiori. Medicati all’ospedale di Polistena, sono stati giudicati guaribili in 10 giorni e trasferiti all’ospedale di Gioia Tauro per il ricovero.
In questo tempo però i carabinieri della Stazione di Cittanova, coadiuvati dagli uomini della Compagnia di Taurianova, hanno voluto vederci chiaro, dato che non hanno mandato giù la storia del presunto ferimento che i due avevano detto per evitare l’arresto. Le molte incongruenze venute a galla hanno convinto gli inquirenti del fatto che i due non fossero stati aggrediti e sparati a casa, come avevano raccontato. I provvedimenti di questa mattina sono stati eseguiti dai carabinieri di Cittanova e dal locale Commissariato di polizia.
Angela Corica