HomeCulturaCappella Santa Maria di Romanò: l'approfondimento di Walter Bonanno

Cappella Santa Maria di Romanò: l’approfondimento di Walter Bonanno

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Riceviamo e pubblichiamo da Walter Bonanno, architetto attento alla storia locale, un contributo riferito ad un articolo già da noi pubblicato:

A margine dei precedenti cenni sulla venerazione mariana a Parco delle Rimembranze (leggi articolo), in particolare sulla cappella di Santa Maria di Romanò, le cui fonti non sono ancora tutte note e studiate, ed a parziale completezza di quanto già da me affermato, propongo ora delle considerazioni sull’appellativo “Romanò” augurando stimoli un proficuo dibattito sull’argomento poco conosciuto che porti altri contributi ed ipotesi suffragate da eventuali documenti e testimonianze ancora sconosciute.

Considerazione sul toponimo di Santa Maria di Romanò a Gioia Tauro
Il toponimo di “Santa Maria di Romanò”, così come la cappella da cui mutua il nome, ricorre regolarmente in documenti diocesani, amministrativi e catastali, relativi a Gioia Tauro, almeno a partire dal XVI secolo. Probabilmente relativo ad un proprietario, non accertato, della cappella, il cui nome o cognome fosse Romanò, o anche Romano, o Romeo, tutti comunque etimologicamente riconducibili all’appellativo, con i quali venivano chiamati i Bizantini, ossia, Romani, dal latino “Romanus –i”, e Romei dal greco “Pωμαίος -οι”, comunemente usati dalla Tarda Antichità fino all’Età Moderna. Se, invece, come più spesso accade, è riferito direttamente al senso stretto di uomo o popolo bizantino, potrebbe conseguentemente essere riconducibile alla venerazione della nota “Santa Maria di Costantinopoli”, titolo mariano antico e sopravvissuto nelle aree dell’Italia Meridionale che più a lungo hanno mantenuto legami con la spiritualità greco-cristiana di Costantinopoli. La relativa iconografia è Maria Madre di Dio che tiene in braccio il Cristo bambino, antica e molto diffusa a Costantinopoli, città alla Deipara consacrata, a partire dal VII Concilio Ecumenico, e da lì in tutto il Mediterraneo.
La correlazione più vicina è la “Madonna di Romania”, dal greco “Pωμάνια”, Terra dei Romei, venerata a Tropea. Una icona bizantina rimaneggiata, una copia della quale è computata nell’Inventario redatto in occasione della visita pastorale di Mons. Antonio Maria De Lorenzo, vescovo di Mileto, alla Parrocchia di Gioja nel 1891 che rileva “un quadro della Vergine di Romania” e inseguito disperso.
Altrettante antiche e celebri icone mariane bizantine, della Calabria meridionale, sono la Madonna di Polsi e la Madonna della Consolazione a Reggio Calabria. Specifico culto mariano, pertanto, che, se associato a quello di San Nicola, per come attestato nelle fonti archivistiche diocesane relative a Gioia Tauro, offre l’ipotesi, ancora aperta a possibili contributi, ad una diffusa e consolidata tradizione autoctona cristiana locale di matrice greca più o meno consapevolmente conservata fino alla soglia dell’età contemporanea.

Ad uso di chi volesse approfondire in modo semplice e veloce, senza pretese accademiche, gli argomenti oggetto della riflessione può rifarsi alla seguente sitografia.

Sulla venerazione della Madonna di Costantinopoli:
https://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_di_Costantinopoli
https://it.wikipedia.org/wiki/Venerazione_della_Vergine_Maria_a_Costantinopoli
http://www.diocesidicapua.it/mariacostantinopoli/Storia%20del%20culto%20alla%20Madonna%20di%20Costantinopoli.htm
http://www.mariadinazareth.it/apparizione%20napoli.htm
http://www.arcidiocesibaribitonto.it/diocesi/patroni/maria-santissima-di-costantinopoli-odegitria

Sulla venerazione della Madonna di Romania a Tropea ed altre venerazioni mariane in Calabria:
http://www.tropeamagazine.it/madonnadiromania/
http://www.academia.edu/11546789/La_Madonna_di_Romania._Lorigine_del_quadro_tra_giudizi_storici_e_iconografici
http://www.viaggispirituali.it/santuari-in-italia/santuari-della-calabria/
http://www.informagiovani-italia.com/icona_santuario_madonna_greca_isola_capo_rizzuto.htm
http://www.inaspromonte.it/nostra-storia-gorgoepikoos-licona-polsi/
Sull’accezione del termine Romeo:
http://digilander.libero.it/gogmagog1/ortodossia/bisanzio.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Impero_bizantino#Denominazioni_moderna_e_antica
https://it.wikipedia.org/wiki/Civilt%C3%A0_bizantina#Nascita_del_termine_bizantino
http://www.treccani.it/vocabolario/romeo/

Per i più esigenti, invece, segnalo dei testi di riferimento reperibili presso la biblioteca comunale di Gioia Tauro
Gerhard Rohlfs, “Dizionario Toponomastico e Onomastico della Calabria”, Longo Editore 1974
Giuseppe Pensabene, “Cognomi e Toponimi in Calabria”, Gangemi Editore 1987
Giovanni Musolino, “Calabria Bizantina, Iconi e Tradizioni religiose”, Ferdinando Ongania 1966

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