GIOIA TAURO – Grande partecipazione ieri a Gioia Tauro per la “Leopolda del Sud”, la manifestazione, dal titolo “La Calabria cambia verso con Gioia”, si è infatti svolta all’insegna della condivisione e della voglia di cambiamento.
L’evento, voluto da Ernesto Magorno, candidato renziano alla segreteria del PD regionale, è stato coordinato da Giovanni Manoccio, sindaco di Acquaformosa ed ha avuto una madrina d’eccezione, Maria Elena Boschi, responsabile delle riforme nella segreteria nazionale del PD, la quale ha aperto i lavori con un intervento che ha rimarcato «l’importanza dell’avvenimento come momento di costruzione di un progetto politico basato sulla partecipazione diretta e sulle idee dei cittadini».
A sedere accanto ai due autorevoli esponenti renziani vi era il sindaco gioiese Renato Bellofiore, che si è detto «onorato del fatto che si sia scelta Gioia Tauro perché questo è un chiaro segno della voglia di puntare su un territorio che, grazie all’importanza internazionale del proprio Porto, si candida ad essere il motore trainante della regione Calabria e del sud intero».
La “Leopolda” calabrese, è stata organizzata sulla scorta del modello lanciato da Matteo Renzi e quindi «pensata per ascoltare ed interpellare i cittadini calabresi in vista del congresso Pd e renderli protagonisti attivi, attraverso i loro contributi, dell’elaborazione di un programma per il futuro della Calabria».
La manifestazione, svoltasi presso lo storico palazzo “Baldari” si è divisa in due parti: durante la mattinata, sono stati allestiti 27 tavoli tematici ai quali si sono iscritti oltre 400 persone che hanno provato ad elaborare una serie di proposte sulle grandi questioni calabresi; nel pomeriggio le relazioni stilate dai gruppi di lavoro sono state illustrate e si è giunti ad una sintesi finale che – ha spiegato Ernesto Magorno – «ha dato vita ad un lavoro straordinario ed appassionato, soprattutto perché per la prima volta sono i calabresi ad essere protagonisti con le loro idee e le loro proposte».
La parte conclusiva della giornata si è svolta all’insegna del confronto tra il candidato alla segreteria regionale e la società civile. Molti gli interventi di lavoratori, professionisti e gente proveniente dal mondo dell’associazionismo che hanno messo le proprie conoscenze al servizio del progetto di cambiamento presentato a Gioia Tauro.
«Il frutto del lavoro svolto oggi – ha infine concluso Magorno – costituirà quella che sarà la nostra proposta programmatica per il centrosinistra calabrese, elaborata dal basso ed in maniera autenticamente plurale e non certo calata dall’alto. Cinquecento persone discutono insieme su cosa fare concretamente per la propria terra. La nuova politica in Calabria è proprio quella che si è vista oggi a Gioia».
Francesco Comandè