Riceviamo e pubblichiamo:
La discriminazione operata dal direttivo della SOMS nella concessione della saletta delle riunioni, accessibile a tutti tranne che ad Enzo Infantino – illustre esponente politico cittadino – segna un inaccettabile scadimento delle relazioni sociali.
Ritengo corretto e doveroso intervenire sulla questione perché credo sia indispensabile pervenire ad un chiarimento e sgombrare il campo da rappresentazioni di ottusi personalismi che si vorrebbero a fondamento dell’incresciosa vicenda.
Reputo mio dovere – anche in quanto testimone oculare dell’intera vicenda – dare un contributo al fine di pervenire all’auspicato superamento di una controversia assolutamente smisurata in rapporto ai fatti da cui prende origine.
In una conferenza stampa tenutasi nel salone della SOMS, alla presenza di numerosi esponenti della politica regionale e cittadina nonché di una folta partecipazione di pubblico, Enzo Infantino commise l’ingenuità di avventurarsi in ringraziamenti mirati e, come spesso accade in questi casi, elencò in modo incompleto le autorità da ringraziare tralasciando di citare Lei signor Saffioti, nella sua qualità di presidente della SOMS.
Finita la conferenza Infantino si rese subito conto della dimenticanza e si premurò di chiederLe direttamente scusa. Lo fece anche subito dopo in un post su FB dello stesso 6 Febbraio 2015 alle ore 14.32 con cui, dopo aver ringraziato la SOMS ed il suo presidente per la concessione della sala e dopo aver sottolineato l’importante ruolo sociale svolto dal Vostro sodalizio concludeva “Mi scuso se queste parole non ho potuto dirle durante l’incontro con i giornalisti. Spero sia stata compresa la mia totale buonafede.”
Alla luce di quanto sopra, appare del tutto spropositato e fuori luogo che dopo più di 1 anno e mezzo dall’accaduto ci si ostini in un atteggiamento discriminatorio del tutto incomprensibile.
Sono a chiederLe di fare un passo indietro, di far prevalere le ragioni della Sua alta rappresentanza rispetto a quelle dell’istintiva contrapposizione.
Enzo Infantino con il suo generoso impegno a favore dei deboli, a favore dei terremotati, delle popolazioni martoriate dalla guerra, a favore dei poveri che profughi sfidano il mare in cerca di salvezza, con il suo mettersi in prima persona a promuovere raccolte di fondi e di medicinali per poter alleviare le sofferenze di un’umanità sfortunata che vive una tragedia biblica, con il suo generoso impegno a favore della costruzione dell’Ospedale e con la sua vigile attenzione su tutte le vicende politiche cittadine, meglio di tutti noi incarna i valori più alti della solidarietà che sono a fondamento della stessa SOMS.
La esorto a scegliere la via del dialogo rispetto a quella della chiusura. Non lo faccio per difendere Infantino, mio carissimo amico e compagno, non lo faccio per contrappormi a Lei ed alla SOMS, bensì lo faccio perché Palmi è da sempre una città di cultura e di confronto dove non dovrebbe esserci spazio per interpretazioni personalistiche delle rappresentanze collettive e dove civiltà e dialogo dovrebbero prevalere su editti anacronistici ed ingiustificati.
Cordialmente
Segr. Circolo PD-Palmi
Dr Domenico SOLANO