Nella suggestiva cornice della Chiesa degli Artisti di Taurianova (RC), il 19 giugno si è svolto uno degli appuntamenti più intensi e coinvolgenti del calendario culturale cittadino: “La notte delle Muse”. L’evento, inserito nel cartellone del Maggio dei Libri taurianovese e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura guidato da Maria Fedele e dall’Amministrazione comunale, ha rappresentato una fusione armonica e potente di linguaggi artistici diversi.
Ideato e diretto da Marzia Matalone, docente e membro della Società Filosofica Italiana, lo spettacolo ha tratto ispirazione dalla Teoria degli umori di Ippocrate, esplorando il legame profondo tra gli elementi naturali – aria, acqua, fuoco e terra – e gli stati emotivi umani. Un’architettura concettuale antica che, attraverso l’arte, è tornata a vibrare di significato attuale.
La serata si è snodata tra parole, suoni e movimenti che hanno saputo toccare corde intime e universali. Le letture poetiche di Assunta Spirlì e Massimiliano Penna hanno donato intensità al pensiero, mentre la danza di Maria Laura Morano ha dato corpo ai quattro elementi con un’espressività capace di “rendere visibile l’invisibile”, suscitando forte partecipazione nel pubblico.
Il tessuto musicale, curato da Maria e Nino Tramontana, ha accompagnato e amplificato ogni passaggio con un perfetto equilibrio tra sonorità arcaiche e accenti contemporanei, in perfetta sintonia con il cuore filosofico del progetto.
A presentare l’evento, la stessa Matalone – anche ideatrice del format – affiancata da Antonella Ferraro, entrambe docenti e appassionate di cultura, mentre la regia tecnica è stata affidata all’esperienza di Nello Formica.
“La notte delle Muse” si è così rivelata ben più di uno spettacolo: è stata un’esperienza estetica e meditativa, un dialogo tra arte e anima, tra passato e presente. Un inno alla cultura che illumina, accende pensieri e nutre la speranza.