«Nell’ultimo Consiglio Comunale, si è consumato l’atto finale di una farsa amministrativa che dura ormai da cinque anni. Un crollo non solo amministrativo, ma soprattutto politico e morale. È giunto il momento di dirlo con chiarezza, senza giri di parole: l’amministrazione Biasi è al capolinea.»
Con queste parole, il consigliere di opposizione Marafioti ha aperto un duro attacco alla gestione del sindaco Biasi, definendola «l’amministrazione dei debiti, la peggiore nella storia di Taurianova». Secondo Marafioti, nel primo anno successivo al dissesto finanziario, l’amministrazione sarebbe riuscita a generare un disavanzo di ben tre milioni di euro: «Tre milioni, nel primo anno dopo il dissesto! Un dato che da solo certifica l’incapacità di chi oggi tenta ancora di raccontare favole ai cittadini.»
Il consigliere ha sottolineato come i revisori dei conti e i tecnici abbiano più volte evidenziato l’impossibilità di sostenere ulteriori spese, pena il rischio di nuovi debiti a carico della cittadinanza. Eppure, ha denunciato, «in una follia amministrativa senza freni, solamente questa estate, sono stati bruciati € 232.000 per feste e spese effimere: € 150.000 messi a bilancio, a cui si sono aggiunti altri € 82.000 con variazioni di bilancio da manuale del disastro.»
Ma secondo Marafioti, il fallimento non è solo amministrativo: «Quello politico è persino peggiore. Biasi, che a Taurianova è già colpevole d’aver portato la Lega descrivendola come “la sua famiglia”, oggi è lo stesso che ha cambiato casacca, passando a Forza Italia per mera sopravvivenza politica.»
Una scelta che il consigliere definisce «non ideale, ma un atto di disperazione»: «Serviva denaro, servivano coperture per le spese folli dei suoi assessori Grimaldi e Fedele, e per farlo è arrivato perfino a prelevare 60mila euro dal servizio idrico per pagare un concerto.»
Secondo quanto emerso in aula, questa gestione avrebbe provocato la fuga di tre consiglieri di maggioranza, stanchi di subire decisioni arbitrarie e scellerate. «Ma, come nei peggiori copioni della politica vecchia e decadente», ha concluso Marafioti, «Biasi ha pescato dalla minoranza un consigliere, un salvatore, per tenersi in piedi legandosi in un abbraccio mortale.»



