Si era reso, due giorni fa, protagonista di una lita finita a colpi di fucile – ma per fortuna senza vittime – alla Tonnara di Palmi; ieri i carabinieri lo hanno arrestato con l’accusa di di porto abusivo ed esplosione di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico, e minacce aggravate.
Protagonista di questa vicenda è Giuseppe Saffioti, 56 anni, pescatore palmese incensurato che ha confessato ai militari, giunti in casa per arrestarlo, di aver aperto lui il fuoco martedì mattina contro altri pescatori.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi e condotta dai Carabinieri della Compagnia, guidata dal capitano Lorenzo Lega, ha permesso di ricostruire quanto accaduto sul lungomare di Palmi, luogo dell’episodio.
Già nella prima mattina di mercoledì alcuni familiari di Giuseppe Saffioti avrebbero avuto una discussione con alcuni pescatori, per motivi legati ad una uscita in barca dei giorni precedenti.
La discussione, nata a bordo delle barche da pesca, si è poi spostata sul lungomare della Tonnara quando, fatto ritorno a riva, i pescatori hanno avrebbero a discutere con una progressiva escalation dei toni, sino a quando Giuseppe Saffioti, armato del fucile calibro 12 che deteneva nella propria abitazione, ha raggiunto i litiganti esplodendo un colpo di arma da fuoco e minacciando i presenti.
Alcuni testimoni che hanno assistito alla scena hanno immediatamente chiamato i Carabinieri che, arrivati sul posto, hanno ricostruito in breve tempo la vicenda.
All’arrivo dei militari Saffioti, che nel frattempo era rientrato in casa, ha ammesso le proprie responsabilità, collaborando con i Carabinieri nella ricostruzione della vicenda.
L’uomo è stato arrestato e condotto in carcere a Reggio Calabria.