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Rosarno: Sevizie sui randagi, fenomeno in aumento

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ROSARNO – Sono diventati sempre più frequenti, a Rosarno, i casi di abbandono di cani uniti a quelli di violenza gratuita nei confronti di queste “indifese” creature. Fare finta di niente non è un buon segno di civiltà e forse è giunto il momento di pensarci ufficialmente su, visto che, almeno in ambito locale, l’autorità che dovrebbe occuparsi dei problemi legati agli animali è  la Polizia Municipale.

Nei giorni scorsi, alcuni ragazzi, vedendo un cagnolino per strada, nel cuore della notte, hanno pensato di far passare il tempo versandogli addosso un secchio intero di vernice, per puro “sadico” divertimento; non essendo rimasti soddisfatti dal giochino, che ha fatto perdere un occhio al cucciolo di cane, hanno tentato di dargli fuoco. Fortunatamente è anche vero che il numero di persone con una spiccata sensibilità verso il fenomeno è aumentato in modo esponenziale, ed il povero cucciolo, che a causa di un gruppetto di sadici senza nulla d’interessante da fare, avrà problemi per tutta la vita, è stato tratto in salvo da alcuni cittadini che passavano da lì per caso.

Certo è che per una serena e civile convivenza tra uomo ed animali, c’è bisogno di fare ancora parecchi passi in avanti. Duole il cuore a constatare che nel 2011, nel nostro circondario vi sia ancora una forte confusione di ruoli e competenze in tema di randagismo. La maggior parte delle persone non sa di chi sia l’ autorità in materia, ovvero, si ignora quali siano gli enti preposti ad occuparsi dei cani vaganti per il paese o lasciati feriti sul ciglio della strada.

La presenza di cani randagi dovrebbe essere segnalata ai vigili urbani che, a loro volta, dovrebbero passare la segnalazione alla competente autorità sanitaria. Non serve rivolgersi direttamente a questo servizio. Spetterà poi allo stesso, nel più breve tempo possibile, recuperare l’animale, prestargli le cure necessarie, ricoverarlo in un canile pubblico o in un rifugio per animali e, se possibile, rintracciarne il proprietario.

Qualsiasi intervento al di fuori di questi canali ufficiali è del tutto arbitrario e chi si volesse interessare della cosa deve essere pronto ad accettarne “oneri ed onori”. Certo è che si possono prestare tutte le cure necessarie, anche gratuitamente, ad un cane investito o maltrattato, ma non avrebbe senso, poi, lasciarlo nuovamente sul ciglio di una strada.

A tal proposito esistono (o dovrebbero/potrebbero nascere sul territorio) varie associazioni di volontariato. Va detto, infatti, che, ad eccezione di segnalazioni riguardanti smarrimenti o ritrovamenti o nel caso di animali pericolosi per l’ordine pubblico, non spetta nemmeno ai carabinieri intervenire.

Va infine ricordato che tutti i cani di un comune dovrebbero essere censiti e tatuati: così facendo non ci sarebbero difficoltà a rintracciare i proprietari anche in situazioni di emergenza. La legge prevede pesanti sanzioni per gli inadempienti,  visto che se un cane vagante dovesse causare un grave incidente stradale o aggredire una persona, non si saprebbe su chi scaricare la responsabilità.

Francesco Comandè

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