SAN FERDINANDO – È giunto alla sua quinta edizione il calendario sanferdinandese dal titolo “I casetti e i casettoti”, ideato dallo storico locale Salvatore Tripodi, autore di importanti pubblicazioni di interesse storico-sociale che hanno come soggetto il piccolo comune dell’area portuale.
Per completare l’edizione 2013 del calendario è stata preziosa la collaborazione di Luca Spinelli (ricerca fotografica), Simona Surace ( progetto grafico ed elaborazione dello stesso), e di Mimmo Pirrottina.
Il tema di quest’anno è stato quello dei “Matrimoni Paesani”: «in esso non abbiamo volutamente ricercato le foto più belle come in un concorso – hanno spiegato gli autori- ma quelle più significative, cioè che meglio potessero rappresentare l’evoluzione storico-sociale di questa importante istituzione civile-religiosa all’interno della nostra comunità».
Nella scelta delle fotografie (tutte in bianco e nero) Salvatore Tripodi «ha proposto oltre al matrimonio più antico che poteva essere documentato, anche gli aspetti esterni (con i cortei a piedi per raggiungere la Chiesa), ed il particolare del “Salone delle Suore”, all’interno del quale si effettuavano l “ricevimenti” prima dell’avvento delle sale dei ristoranti».
Altro tema importante messo in evidenza da Tripodi è stato quello sei sanferdinandesi emigrati, sia quelli che «tornavano nel paese nativo per sposarsi (anni ‘50) sia quelli che lo facevano nella loro nuova Patria».
Altro elemento importante è quello di una foto che ritrae un matrimonio nella vecchia Eranova, «in omaggio a quegli eranovesi che trent’anni fa hanno scelto di insediarsi nell’allora giovane Comune». Non poteva inoltre mancare una copertina riservata alla famiglia Nunziante.
Va sottolineato che la fatica ed il risultato estetico di questa equipe è stata riconosciuta dall’Associazione “Anfas” che «ha dato la possibilità di presentarlo alla cittadinanza il 30 dicembre, durante la 2^ edizione della mostra fotografica “Casettotu eru e Casettutu sugnu”», dal Sindaco Domenico Madaffari, «il quale si è complimentato di persona», dagli alunni e dagli insegnanti «che ne hanno voluto una copia in ogni classe» ed infine dai cittadini di San Ferdinando, «che con entusiasmo hanno già acquistato la propria copia».
Francesco Comandè