GIOIA TAURO – Sono state due giornate intense, quelle appena trascorse grazie ai “Pomeriggi culturali taurensi” tenutisi a Sala Fallara.
L’associazione culturale Kairos, con il patrocinio del Comune di Gioia Tauro, ha infatti organizzato due incontri dal tema “Salute: diritto del cittadino”.
Diverse personalità appartenenti al mondo della medicina sono intervenute nei due pomeriggi, insieme al vescovo della Diocesi di Oppido Palmi, Francesco Milito.
Il diritto alla salute, i limiti del sistema sanitario italiano, eutanasia e cure palliative. Sono stati questi gli argomenti all centro delle varie relazioni.
Ed è in particolare sulle cure palliative, relazionate nel pomeriggio di domenica da Paola Serranò, dirigente unità organizzativa di cure palliative, che il pubblico presente si è sentito particolarmente coinvolto.
«E’ necessario creare una rete di cure palliative – ha detto la Serranò- che sia presente negli Hospice come quello di Reggio Calabria, ma anche a domicilio, per raggiungere la persona malata direttamente nella sua abitazione e permetterle di vivere a casa propria. Le cure palliative – ha aggiunto – sono più che un atteggiamento. Il medico deve entrare in un rapporto empatico con chi sta male e affidare al malato le sue competenze con sincerità di cuore».
- L’ intervento di Paola Serranò
Soddisfatta della riuscita dell’iniziativa la presidente Kairos Milena Marvasi Panunzio, che ha ringraziato chi è intervenuto durante i due pomeriggi di incontro e “aver arricchito e informato la platea presente”.
« In ogni famiglia – ha detto la Marvasi – si vivono momenti difficili legati alle malattia. La relazione della dottoressa Serranò sulle cure palliative ci dà prova di come queste cure siano di grande aiuto per il malato e per le famiglie, per la disponibilità, l’affetto e il calore umano ».
Angela Angilletta