Una serata all’insegna della cultura, della memoria e dell’identità ha accolto la prima presentazione di Senza Sconzu, l’ultima opera dello storico Domenico De Luca. L’evento, patrocinato dal Rotaract Club Palmi, si è svolto presso la Pinacoteca della Casa della Cultura di Palmi, cornice ideale per un incontro dedicato alla valorizzazione delle tradizioni locali.
Senza Sconzu non è un semplice testo sulla Varia di Palmi: è un viaggio storico-narrativo che esplora le radici profonde di una festa che oggi è riconosciuta come Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, ma che affonda le sue origini in un intreccio di fede, folclore e antichi rituali.
Attraverso un linguaggio accessibile e coinvolgente, De Luca guida il lettore tra carri votivi e carri scenici, svelando i legami tra la religiosità popolare e le tracce di un passato pagano che ancora oggi si riflettono nei simboli e nei gesti della festa. Il libro mette inoltre a confronto la Varia con altre celebrazioni analoghe un tempo diffuse nel territorio calabrese, offrendo una prospettiva comparativa che arricchisce la comprensione del fenomeno.
Tra gli interventi più toccanti della serata, le parole di Don Letterio Festa hanno colpito nel segno:
“Domenico è entrato nella stanza delle testimonianze storiche della Varia senza limitarsi a prendere e portar fuori qualche foglio dal buio, ma ha aperto la finestra per far entrare luce in tutta la stanza.”
Un’immagine potente che ben descrive la profondità e il valore del lavoro svolto dall’autore.
Per il giovane storico si tratta della sua seconda pubblicazione, che segue La tosse della terra, opera ispirata al devastante terremoto del 1908. Con Senza Sconzu, De Luca conferma la sua vocazione a raccontare la storia locale con rigore e passione, contribuendo alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.
La presentazione si è rivelata un momento di condivisione autentica, dove studiosi, cittadini e appassionati hanno potuto confrontarsi su temi identitari e spirituali, riscoprendo il valore della tradizione come ponte tra passato e futuro.



