GIOIA TAURO – Da ieri è ufficialmente entrato nel vivo il nono laboratorio Internazionale d’Architettura (Lida) dal titolo “il progetto dell’esistente e il restauro del paesaggio. Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando e l’area portuale. Paesaggi e Passaggi”.
Nella sede dell’Autorità Portuale, la direttrice Laura Thermes e uno dei responsabili Ottavio Amaro hanno spiegato i progetti e le finalità alla presenza del presidente dell’Autorità Portuale Giovanni Grimaldi, del segretario Salvatore Silvestri, del direttore di Medcenter Carmine Crudo, sindaci di San Ferdinando Domenico Madafferi, Rosarno Elisabetta Tripodi e del vice di Gioia Jacopo Rizzo, oltre al rappresentante della Provincia.
Era presente il vice ministro alle infrastrutture Aurelio Misiti, il quale non ha toccato direttamente il problema grave dello scalo e si è incentrato sull’attuale districata vicenda infrastrutturale del corridoio1 Palermo-Berlino “domani (oggi per chi legge, ndc) – ha detto – a Roma si terrà un incontro con i governatori Scopelliti e Lombardo sul tema. Ci tengo a precisare che se il ponte si farà, nessun governo europeo potrà dire no al corridoio. Noi ci batteremo e siamo ottimisti”. Sul meeting ha auspicato che i risultati dell’intensa attività siano poi trasformati in progetti. “Puntiamo sulle opere infrastrutturali per il rilancio dell’economia. Per le Autorità portuali di Gioia, Cagliari e Taranto, auspichiamo sgravi maggiori e stiamo lavorando per arrivare all’autonomia finanziaria”.
A proposito di misure, domani il presidente Giovanni Grimaldi nel comitato portuale anticiperà che se non arriveranno le risorse dallo Stato con il decreto “Mille proroghe” il provvedimento dell’abbattimento delle tasse di ancoraggio sarà annullato. Pare che mancherebbe la liquidità prevista ad inizio anno sulla base della revoca dei finanziamenti a quelle autorità portuali (non Gioia) che non avevano impegnato le somme stanziate per le opere pubbliche.
Intanto nel pomeriggio di ieri, a San Ferdinando primo appuntamento operativo del meeting degli architetti con la conferenza di Manuel Gausa, Mosè Ricci e Laurent Salomon.
Le tematiche volute dall’Authority sono incentrate sulle infrastrutture; queste le aree di lavoro: “il waterfront di Gioia Tauro e l’ area portuale-il parco lungo la fiumara Budello; il Centro Direzionale del Porto; i depositi Ico Blg Italia e i nuovi scenari per il green porto; il waterfront di San Ferdinando tra la foce del Mesima e il Porto; le aree Asi e il centro polisportivo e Terminal bus di Rosarno”.
E’ intervenuto anche il professore della facoltà di ingegneria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Francesco Russo, il quale quasi in esclusiva si è soffermato sulla problematica situazione del porto“c’è qualcosa a livello istituzionale che non va se le compagnie di navigazione scelgono lo scalo di Barcellona piuttosto che i terminal italiani”.
Alfonso Naso