«L’arroganza di un potere che ritiene di essere assoluto e al di sopra di tutto e tutti, l’ostracismo e la presunzione come progetto di governo, l’offesa alla memoria di Girolamo Tripodi come permanente pratica amministrativa unitamente alla cancellazione della cultura come azione quotidiana sono gli elementi costitutivi e fondanti dell’amministrazione comunale di Polistena che, per coprire scelte politiche sbagliate, palese inadeguatezza gestionale coniugata con i macroscopici e disastrosi fallimenti amministrativi certificati dall’unanime critica dei cittadini, continua nella sua unica attività quotidiana che è quella di fare tabula rasa della storia gloriosa di Polistena e di chi è stato protagonista assoluto e indimenticabile di quella stagione irripetibile, che tutto il popolo di Polistena rimpiange e ricorda con enorme nostalgia». Con queste parole la Fondazione Girolamo Tripodi, attacca l’Amministrazione comunale di Polistena, guidata dal sindaco Michele Tripodi.
«Siamo dunque, amareggiati – continuano i membri della Fondazione – ma non sorpresi per l’ennesimo ulteriore atto di protervia e di prevaricazione che il sindaco e il presidente del Consiglio comunale di Polistena hanno compiuto rigettando, pretestuosamente e con una scelta viziata da profili di illegittimità, visto che è stato leso il potere sovrano del Consiglio comunale, la proposta presentata dal gruppo consiliare “Polistena futura” di intitolare il palazzo municipale del Comune di Polistena a Girolamo Tripodi. Un nuovo indecente oltraggio a Girolamo Tripodi e alla sua memoria, una nuova offesa alla comunità di Polistena: è questo il risultato della dichiarazione di una sedicente “inammissibilità” di cui si sono macchiati il sindaco e il presidente del Consiglio comunale per impedire l’intitolazione a Girolamo Tripodi del palazzo municipale.
Non hanno vergogna di nulla e, quando non è sufficiente il loro livore odioso, ricorrono all’utilizzo arbitrario e illegittimo di poteri che spettano esclusivamente all’assemblea elettiva, cadendo in totale contraddizione poiché hanno fatto l’esatto contrario nelle sedute precedenti. Eppure, nel 2018 l’allora vicesindaco del Comune di Polistena, su diretta indicazione del sindaco, per placare le polemiche che stavano travolgendo l’amministrazione comunale fu costretto a rilasciare un’intervista con la quale dichiarava testualmente “siamo pronti ad intitolare il municipio a Mommo Tripodi”. Cosa che ovviamente si è rivelata una palese menzogna, tant’è vero che sono passati più di quattro anni da allora e non c’è stato nessun atto del sindaco e della giunta comunale che sia andato in quella direzione, anzi si è fatto di tutto, come è avvenuto anche nell’ultima seduta del 9 gennaio del consiglio comunale di Polistena, per cancellare in tutti i modi la figura e il ruolo di Girolamo Tripodi e qualsiasi cosa abbia a che fare con la sua storia e la sua eredità.