REGGIO CALABRIA (20 settembre 2011) – Undici condanne e un’assoluzione. Sono queste le decisioni contenute nella sentenza, emessa questo pomeriggio dal gup di Reggio Calabria Roberto Carrelli Palombi, contro i presunti componenti del clan Pesce di Rosarno, coinvolti nell’inchiesta “All inside” e giudicati con il rito abbreviato.
Le pene piu’ pesanti sono state inflitte a Francesco Pesce, 33 anni, e a suo zio Vincenzo Pesce di 52, condannati a 20 anni di reclusione.
Gli altri condannati sono Lucio Aliberti, 3 anni, Domenico Arena, 10, Lidia Arena, 2 anni con pena sospesa, Eligio Auddino, 3 anni e quattro mesi, Rocco Carbone, 4, Salvatore Consiglio, 10 anni, Elvira Moubaraskia, 6, Giovanni Romeo, 3 anni e Francesca Zungri, 2 anni con pena sospesa. E’ stato invece assolto Claudio D’Agostino.
I condannati dovranno versare settanta milioni alle parti civili. In particolare la sentenza prevede un risarcimento di 50 milioni di euro per il comune di Rosarno, di dieci milioni per il ministero dell’Interno e altri dieci per la Regione Calabria.
Sono stati inoltre confiscati l’As Rosarno Calcio, il supermercato Aeg e un’automobile.