PALMI – In una piazza Municipio gremita di Gonfaloni, autorità civili e militari, e di cittadini, si è svolta questa mattina una toccante cerimonia di commemorazione dei caduti della polizia locale.
Una manifestazione che ha visto la partecipazione di rappresentati della polizia locale provenienti da Milano, Firenze, Campobello di Licata, Barletta, ed i comuni di Calanna e Praia a mare. Presenti anche i familiari degli agenti Giuseppe Macheda e Giuseppe Marino, uccisi a Reggio Calabria, e di Nicolò Savarino, ucciso lo scorso anno a Milano.
Lo spirito con cui l’evento è stato organizzato, è quello di valorizzare l’operato della polizia locale e fornire un segno vivo di riconoscimento per la dedizione che anima gli agenti del comparto, in ogni città d’Italia. Segno tangibile di questo intento, la deposizione di un’opera in bronzo, realizzata dallo scultore Achille Cofano, deposta a palazzo San Nicola, che simboleggia la presenza costante delle “guardie comunali” a tutela della sicurezza e delle leggi ed a salvaguardia dell’Istituzione municipale, che renda perenne la memoria del sacrificio degli uomini e delle donne che indossano quella gloriosa uniforme.
La giornata è iniziata con un incontro – convegno nel quale si è dibattuto sulla riforma della polizia locale e sulla proposta di legge regionale in materia di polizia locale; in tarda mattinata la manifestazione si è spostata in piazza Municipio, dove la banda del comune di Seminara ha intonato l’inno della polizia locale italiana. A seguire il picchetto, lo schieramento dei gonfaloni e delle delegazioni comunali, la ricezione dei familiari e delle autorità. Hanno quindi preso la parola per un saluto Francesco Managò, comandante della polizia locale di Palmi, il sindaco Giovanni Barone, l’assessore provinciale alla cultura Eduardo Lamberti Castronuovo, l’assessore regionale Luigi Fedele, il senatore Maurizio Saia ed il consigliere regionale Giovanni Nucera.
Il momento più toccante è stato segnato dal conferimento riconoscimenti e ricordi ai familiari dei caduti presenti ed alle delegazioni in rappresentanza con lettura delle motivazioni e delle circostanze della morte dei valorosi colleghi.
È stato soprattutto rivolto un pensiero ed un tributo al valoroso agente Nicolò Savarino, appartenente al corpo della polizia locale milanese, la cui dedizione, votata all’estremo sacrificio, ha colpito l’Italia tutta; il suo nome, così come quello delle decine di caduti in servizio appartenenti ai corpi di polizia locale d’Italia, anche per mano della criminalità comune o delle consorterie mafiose, è scolpito in una stele che affianca il monumento eretto nel nostro palazzo municipale. Accanto al suo nome sono incisi sulla stele in marmo i seguenti nomi, così che tutti i cittadini possano trarre da essi il più fulgido esempio di senso del dovere e attaccamento alle Istituzioni.