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Venticinque immigrati sbarcano a Palmi

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Il gruppo di immigrati, nella sede della Protezione Civile di Palmi

PALMI – Il loro viaggio è iniziato tre giorni fa dalla Turchia. Tre giorni senza mangiare né bere. Non hanno dormito. Hanno percorso una rotta che rimane tutt’ora inspiegabile, la costa tirrenica calabrese non è infatti un punto d’approdo per gli immigrati che fuggono da realtà angoscianti alla ricerca di fortuna.

I 25 immigrati di nazionalità diverse, rintracciati tra ieri notte e questa mattina dalla Polizia Stradale di Palmi e dalla Guardia di Finanza di Gioia Tauro, è giunto sulla spiaggia di Calajanculla e lì si è diviso.

Venti hanno scalato il costone del Sant’Elia al buio, per raggiungere la terraferma, mentre altri cinque sono rimasti sulla spiaggetta di Calajanculla, sperando che qualcuno li avvistasse e li traesse in salvo.

Provengono dal Bangladesh, dall’Iran e dall’Afghanistan; i primi due sono partiti circa 15 giorni fa dall’Afghanistan, e prima di giungere sulla costa calabra tirrenica, hanno fatto tappa in Turchia e Grecia, dove altri ventitré uomini si sono uniti per arrivare fin qui.

Già nel corso della notte scorsa, venti di loro sono stati ritrovati a Barrittieri, nei pressi dello svincolo autostradale. Hanno risalito a piedi il costone del Sant’Elia dalla spiaggetta di Calajanculla.

Tredici di loro sono stati ritrovati dalla Guardia di Finanza, mentre altri sette da una pattuglia della Polizia Stradale.

In mattinata, un elicottero della Polizia ed una motovedetta della Guardia Costiera, hanno recuperato gli ultimi cinque, rimasti a bordo del natante sul quale viaggiavano, nei pressi di Calajanculla.

Nel pomeriggio i venticinque uomini sono stati divisi in tre gruppi. Alcuni sono stati portati al Commissariato di Polizia a Palmi, per essere interrogati dal dirigente, Fabio Catalano, altri alla sottosezione della Polizia Stradale di Palmi, interrogati dall’Ispettore Francesco Trigali. Mentre il terzo gruppo è stato interrogato alla caserma della Guardia di Finanza di Gioia Tauro.

Dopo il riconoscimento, sono stati trasferiti alla sede della Protezione Civile di Palmi, dove i volontari li hanno accolti, dando loro da bere e da mangiare e li hanno assistiti durante le visite mediche. Questa notte saranno ospitati presso il centro Caritas gestito da una parrocchia di Palmi.

Le attività investigative sono iniziate e andranno avanti per cercare di capire chi era alla guida dell’imbarcazione su cui i 25 immigrati viaggiavano, e soprattutto per capire bene la rotta seguita.

Viviana Minasi

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