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Palmi, la maggioranza: «La democrazia è al sicuro. Dall’opposizione ostruzionismo e zero proposte»

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“Da Putin a Ranuccio, storia di una deriva totalitaria”.

O almeno, leggendo i concetti espressi sulla stampa e sui social dall’opposizione consiliare negli ultimi giorni, così sembrerebbe. Addirittura si è giunti a scomodare i pesi e contrappesi di Montesquieu, a temere il bavaglio ed a paventare l’intervento del Prefetto.

In realtà, noi pensiamo che i nostri concittadini abbiano già potuto verificare, in questi pochi mesi, chi lavora per far correre la città e chi, invece, incapace di avanzare proposte, si limita a fare le pulci all’amministrazione.

Sia chiaro, fare ostruzionismo in Consiglio comunale, magari proponendo decine di interpellanze, a volte sullo stesso tema, è del tutto legittimo. E anche se gli Uffici comunali, per rispondere alle domande degli interpellanti, devono spendere del tempo sottraendolo alla risoluzione dei problemi della città, sappiamo che questo è il gioco delle parti.

Ma certamente questo non è il nostro modello amministrativo: a fronte di chi sceglie di ostruire, così dimostrando per davvero scarso interesse per le decisioni democratiche del popolo, noi continuiamo a costruire, avanzando proposte, elaborando progetti e realizzando iniziative.

La cosa che colpisce, a proposito delle tante inesattezze che si stanno dicendo sulla riforma dello Statuto e del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, è che l’opposizione sta giocando l’intera partita sui social e sui giornali. Infatti, quando i consiglieri (o consigliati?) di minoranza arrivano in aula, sanno solo fare una cosa: chiedere un rinvio. Zero emendamenti. Zero proposte. Solo un immotivato rinvio.

Nel merito della vicenda, il gravissimo vulnus democratico denunciato dall’opposizione è una balla. Eppure i consiglieri di minoranza, che si sono segnalati per iniziative fondamentali per la città (come ad esempio chiedere la correzione dei verbali della penultima seduta), potranno continuare, e ci mancherebbe altro, a proporre interpellanze, interrogazioni e mozioni. Così allo stesso modo potranno ancora richiedere la convocazione d’urgenza del Consiglio comunale. E potranno continuare ad intervenire su ogni punto all’ordine del giorno di ogni seduta.

Amiche ed amici consiglieri di minoranza, vi confidiamo un segreto: queste prerogative sono previste dal Testo Unico sull’Ordinamento degli Enti Locali e l’avanzata totalitaria di Ranuccio non è ancora tale da sovvertire le norme dello Stato.

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