Sarà davvero una corsa a quattro, quella per la carica di sindaco, a Palmi, o alla fine qualcuno sarà costretto a fare un passo indietro?
La notizia che il Circolo “Armino” proporrà una candidatura «alternativa fra il ritorno al passato con Barone e la prosecuzione dell’esperienza in corso con Ranuccio», accresce le probabilità di un doppio turno di voto e spariglia le carte in gioco.
Infatti, l’ingresso in campo di un nuovo candidato, il cui nome non è ancora stato scelto ma che comunque è vicino alle posizioni politiche del Circolo, rende ancora più debole la figura del candidato Antonio Carrozza, outsider di questa competizione, di cui al momento si conoscono solo le intenzioni di candidatura e nulla si sa dei suoi sostenitori, né di un programma per la città.
Notizie non ufficiali vorrebbero che parte dell’area inizialmente vicina al candidato Carrozza, sarebbe pronta a sposare il progetto di Giuseppe Ranuccio, il quale sta preparando la ricetta dell’incontro generazionale e trasversale, dialogando con più aree. E se la notizia venisse confermata, allora la corsa potrebbe ridursi a soli tre candidati.
Situazione, questa, da cui potrebbe trarre un vantaggio quello che al momento sarebbe il candidato “che insegue”, ossia quello proposto dal Circolo “Armino”: se infatti le due “corazzate” Ranuccio e Barone dovessero sfidarsi al ballottaggio, essendo difficile una vittoria secca al primo turno, il Circolo potrebbe portare in Consiglio ben due consiglieri e raddoppiare la propria forza.
Ipotesi, ovviamente, che con la data del turno elettorale ancora incerta e con una campagna elettorale non ancora pienamente in corso potrebbero essere smentite. Certo è che Barone con il centro-destra schiera tutti i ranghi, e tutte le alternative alla proposta dell’ex sindaco potrebbero portare al primo turno diversi candidati, ma nel caso si arrivasse al secondo turno l’asse dem potrebbe ricompattarsi e i giochi si riaprirebbero a qualsiasi risultato. Staremo a vedere.