Ospedale di Polistena, il CTS: «La salute non va in vacanza»

Ennesima denuncia di disservizi a cui si aggiunge il caos rifiuti

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Il Comitato spontaneo a tutela della salute dei cittadini continua a produrre segnalazioni su disservizi e carenze che gli utenti, non solo pianigiani, subiscono presso il prezioso ospedale spoke di Polistena. Ma sembra ormai una voce che si perde nel deserto della canicola agostana e che rimbalza contro sorde pareti dell’inconsistenza fattuale atteso che “la salute non va in vacanza” scrivono, con desolazione, i rappresentanti dello stesso Comitato.

Attese lunghe, disservizi, pronto soccorso nuovamente sotto pressione e carenza di medici e mezzi sembrano rappresentare la normalità nell’anormalità di un sistema sanitario regionale e provinciale che stenta a risollevarsi nonostante annunci e proclami.

Ancora una volta, tocca al Comitato fare la conta delle doglianze passando in rassegna un nosocomio nel quale anche il buono che c’è viene messo a repentaglio dall’ignavia e, peggio, dalla sorda indolenza dei decisori.

«Gastroenterologia a quanto pare sembra stia per chiudere. Radiologia ha i macchinari rotti da oltre 15 giorni. Otorino ha un solo medico in ambulatorio dal lunedì al venerdì, nei festivi non permesso stare male. Al Cup non si contano le file chilometriche senza un posto a sedere nonostante le panche donate per far accomodare gli anziani», queste, ma non solo, le civiche rimostranze indirizzate al dg dell’Asp Lucia Di Furia in aggiunta alla «gravissima situazione dei rifiuti, sicuramente non stoccati e differenziati nel modo più giusto, o per meglio dire, stoccati e differenziati come meglio si può, con i mezzi a disposizione dei vari reparti» è forte la denuncia del Comitato che parla, in aggiunta, di “indecenza e pericolo” continuando a reclamare diritti evidentemente disattesi.