GIOIA TAURO (22 luglio 2011) – Ha 28 anni, si chiama Vincenzo Perri ed è la mano che l’8 luglio scorso ha esploso alcuni colpi di pistola contro Vincenzo Priolo, il giovane di 29 anni deceduto in seguito presso l’Ospedale di Polistena.
La notizia è stata riportata quest’oggi dal Quotidiano della Calabria.
Il nome di Perri è scritto nell’ordinanza di custodia cautelare del Gip Paolo Ramondino, emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi nei confronti dei quattro giovani, arrestati nei giorni scorsi con l’accusa di rissa aggravata dal decesso di Priolo.
Dai particolari narrati dalle colonne del Quotidiano della Calabria, si apprende che la mattina dell’8 luglio, Priolo è giunto davanti al bar dove è stato ucciso, a bordo di una Mercedes Classe B nera, intorno alle 9,00. Ad attenderlo c’erano i quattro ragazzi che hanno innescato la rissa, e che sono stati arrestati dagli agenti della Sezione Investigativa del Commissariato di Polizia di Gioia Tauro pochi giorni fa. Si tratta di Francesco Bagalà, Domenico Romagnosi, Vincenzo Marcianò e Giuseppe Forgione.
Qualche minuto dopo, a bordo di uno scooter giunge Vincenzo Perri; Bagalà gli va incontro e insieme si fermamo davanti ad un autosalone e vengono raggiunti da Priolo, che si sposta sempre a bordo della sua auto, dalla quale scende per parlare con i due. Nello stesso istante gli altri tre ragazzi della comitiva attraversano la strada e danno vita alla rissa, iniziando a malmenare Perri.
Nel corso della rissa, Perri estrae una pistola e inizia a esplodere diversi colpi su Priolo, che si accascia a terra agonizzante; poi, un attimo prima di dileguarsi, gli spara un ultimo colpo in volto.
La ricostruzione della rissa e dell’omicidio è stata possibile grazie immagini girate dalle videocamere di sorveglianza del consorzio “Piana Sicura”, puntate proprio a quell’altezza della Statale 111.
Le stesse immagini hanno consentito agli agenti di Polizia di individuare i quattro ragazzi arrestati, che in precedenza erano stati sentiti in Commissariato e avevavno rilasciato sull’accaduto dichiarazioni reticenti e sommarie.
Vincenzo Perri è invece irreperibile dal giorno dell’omicidio; gli agenti di Polizia gli danno la caccia da giorni.
Viviana Minasi