In relazione a quanto apparso sui social, ed essendo stati chiamati in causa, abbiamo ritenuto necessario chiarire la situazione sul confronto che stavamo cercando di organizzare tra le candidate al ballottaggio delle elezioni amministrative che si terrà a Gioia Tauro nei prossimi giorni.
Nelle scorse settimane alcune testate – giornalistiche e non – hanno tentato di mettere a confronto prima i quattro candidati a sindaco, successivamente le due candidate che si contenderanno la carica di sindaco al ballottaggio del 23 e 24 giugno.
Per non incorrere in situazioni scomode di imparzialità, e per cercare di dare al confronto delle regole chiare, abbiamo svolto una riunione di redazione lavorando per realizzare al meglio il confronto tra le due candidate. Quindi noi, come altri colleghi, abbiamo fatto il tentativo di avvicinamento alle due candidate, Mariarosaria Russo e Simona Scarcella, con la massima disponibilità.
Abbiamo perciò iniziato a individuare i locali necessari per lo svolgimento del confronto, individuando nel nostro direttore responsabile, Viviana Minasi, la figura di moderatrice dell’incontro, stilando anche la lista di tutti i media calabresi e non da invitare all’incontro.
Quindi, spazio a tutti con la moderazione del nostro direttore e regole ben definite, con tempi certi, per il confronto.
Purtroppo gli intensi impegni, sia lavorativi, sia personali, sia elettorali, delle candidate non hanno consentito di trovare il tempo utile (tra i 60 e i 90 minuti) per la presenza contemporanea delle due competitor.
È da chiarire che il primo avvicinamento verso le date, da parte nostra nei confronti delle candidate, è stato fatto alla cieca, ovvero dando libero spazio alle due candidate di proporre loro i giorni con la loro disponibilità. Purtroppo, le disponibilità date dalla Russoe dalla Scarcella non combaciavano; tanta era la nostra volontà di puntare i riflettori su un momento così importante per la vita politica della comunità gioiese, che abbiamo quindi chiesto un ulteriore passo, informando le due sfidanti delle disponibilità date dall’una e dall’altra, di modo da capire se vi potesse essere convergenza, ma senza arrivare ad un punto di incontro.
Siamo certi che non vi sia mala fede da nessuna delle due parti, né alcun tentativo di sottrarsi al confronto. Ci sarebbe piaciuto dare alla città questa possibilità, e siamo convinti che entrambe si sarebbero volentieri sottoposte alla prova.
Una cosa, però, teniamo a chiarirla: isolare singoli passaggi dal contesto e dal dialogo generale, serve solo a diminuire la fiducia verso una testata che si è messa a disposizione della cittadinanza, mantenendosi imparziale. Sicuramente sarebbe stato più opportuno citare nel modo corretto la nostra testata e l’accaduto per giustificare una plausibile impossibilità.
Ci teniamo a ribadire che la nostra testata e le redazione restano a disposizione della comunità e dei cittadini, e rinnoviamo la nostra disponibilità a un possibile incontro, nel rispetto delle regole e delle leggi, qualora ce ne fossero le condizioni, la volontà e soprattutto i tempi a disposizione, anche last minute.