
GIOIA TAURO – “La salute del cittadino. Gestione politica” è il nome del convegno organizzato dall’amministrazione comunale lo scorso venerdì nell’auditorium dell’istituto “Severi” di Gioia Tauro, e che ha avuto come tema basilare quello della sanità.
“La sanità a Gioia Tauro si trova in una situazione stagnante da tanti lustri. – ha esordito Vincenzo Frangella, moderatore dell’evento e responsabile comunale per la sanità – Una volta nel nostro ospedale ci nascevano i bambini, ora per partorire bisogna andare fuori.

Che senso ha tenere un ospedale se non lo si fa funzionare? Certamente non posso essere io a cambiare le cose, ma posso mettere il mio impegno per far luce sulle problematiche relative alla sanità in modo che quantomeno se ne riparli, è questo il motivo dell’incontro”.
Al tavolo dei relatori era presente il primo cittadino gioiese Renato Bellofiore che ha ricordato la situazione relativa al 2009, quando l’ospedale di Gioia Tauro ha rischiato la chiusura provocando la conseguente ribellione da parte della cittadinanza.
“L’ospedale è riuscito a sopravvivere, ma la sola sopravvivenza non basta. – ha affermato il sindaco – Dobbiamo svegliare la cittadinanza affinchè non inizi ad accettare in maniera passiva tutto quello che succede. La sicurezza di un ospedale a Palmi non c’è ancora, la Piana di Gioia Tauro ha bisogno di un policlinico, dunque realizziamone uno di ospedale ma che sia buono”.

E dopo un breve intervento da parte di don Albino Caratozzolo, è stato invece Domenico Ceravolo, presidente della conferenza dei sindaci dell’Asp 5, a prendere la parola attaccando duramente Rosanna Squillacioti, commissario dell’Asp di Reggio Calabria, “che viene dall’artigianato, ma bisogna capire che la sanità è dei medici”.
“Mai in questo periodo i sindaci sono stati così poco ascoltati” – ha proseguito Ceravolo – In Calabria non ci sono servizi perché non c’è una politica all’altezza e perché ci sono poteri oscuri che non sono solo criminali”.
La manifestazione si è poi conclusa con l’intervento dell’onorevole Mario Tassone, parlamentare e componente commissione antimafia. “Dobbiamo fare tutti uno sforzo di uscire fuori dai condizionamenti dei fatti che ci sovrastano per entrare in contatto con la realtà. – ha detto – Siamo qui per discutere sulla sanità, una sanità che deve risparmiare ma non sacrificando la salute dell’uomo. La gente se ha i soldi vive, altrimenti muore in Calabria. E’ una battaglia, quella della sanità, che dev’essere rilanciata”.
Eva Saltalamacchia