PALMI – Confermato anche al riesame il fermo in carcere per Giancarlo Giusti, il giudice palmese finito in manette con l’accusa di corruzione aggravata dalla finalità mafiosa, lo scorso 28 marzo.
La decisione è stata presa oggi dal tribunale di Milano, nell’ambito dell’inchiesta della Dda sulla cosca Lampada della ‘ndrangheta, dalla quale, secondo l’accusa, Giusti avrebbe ricevuto favori per 71 mila euro circa, cifra che comprende numerosi viaggi e soggiorni in hotel di lusso a Milano e frequentazioni con diverse escort del capoluogo lombardo.
Insieme a Giusti sono indagati anche il presidente delle misure di prevenzione di Reggio Vincenzo Giuseppe Giglio, e il consigliere regionale Francesco Morelli.
Eva Saltalamacchia