Il Tribunale del riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria nei confronti di Girolamo Piromalli, 43 anni, ritenuto esponente apicale della cosca Piromalli, insediata nel comprensorio di Gioia Tauro.
Il Tribunale ha accolto l’istanza degli avvocati di Piromalli, Domenico Alvaro e Girolamo La Rosa, ritenendo fondate le censure illustrate dalla difesa che contestava in fatto e in diritto l’applicazione, dal parte del Gip della misura della custodia in carcere, con riferimento all’accusa di partecipazione ad associazione mafiosa con ruolo organizzativo apicale in ambito estorsivo.
Con ordinanza depositata oggi, il Riesame ha annullato anche la ordinanza custodiale emessa dal gip di Reggio Calabria nei confronti della signora Grazia Piromalli, per difetto di gravità indiziaria.
La giovane madre è stata già rimessa in libertà.
Soddisfazione è stata espressa dai difensori, gli avvocati Luca Cianferoni del Foro di Roma (con il quale ha collaborato l’avvocato Antonio Papalia del Foro di Palmi) e Giuseppe Milicia del Foro di Palmi.
L’inchiesta Hybris risale allo scorso 9 marzo e ha minato le cosche Piromalli e Molè di Gioia Tauro.
Sono 59 gli indagati accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni, danneggiamento seguito da incendio, turbata libertà degli incanti, importazione internazionale di sostanze stupefacenti.
Tra gli indagati risulta un militare della Guardia di Finanza in servizio a Palmi.