Da ieri è come se sulla porta della Società Operaia di Palmi ci fosse un enorme cartello, con scritto “Qui Enzo Infantino non può entrare”. Non può e non deve entrare.
L’ultimo gesto, in ordine di tempo, che offende quanti difendono gli ideali della democrazia e della libertà di espressione del pensiero, giunge dal presidente della Società Operaia di Palmi Saverio Saffioti, e colpisce Enzo Infantino, esponente della sinistra palmese a cui i principi della democrazia e della libertà, nonché della solidarietà, sono molto cari.
Questi i fatti. Pasquale Aquino, il neo consigliere di opposizione subentrato in Consiglio a Salvatore Boemi, che non ha ancora accettato né rifiutato di rivestire il ruolo di consigliere nell’assise palmese, nei giorni scorsi stava organizzando un incontro pubblico proprio insieme ad Enzo Infantino, durante il quale avrebbe, tra l’altro, comunicato alla città la decisione di accettare o meno il ruolo di consigliere. Aquino, insieme ad Infantino, aveva individuato i locali della Società Operaia quale luogo in cui svolgere l’incontro, come avvenuto molte volte in passato.
“Ho chiamato personalmente il presidente della Soms Saffioti – ha raccontato al telefono Pasquale Aquino – a cui ho chiesto la disponibilità ad utilizzare i locali del Sodalizio di cui è presidente, per un incontro pubblico del centrosinistra. Mi ha detto che preferiva incontrarmi, così ci siamo visti”.
E durante l’incontro Saffioti avrebbe detto a Pasquale Aquino di non gradire la presenza di Enzo Infantino nei locali della Soms. “Mi ha detto che il direttivo della Società Operaia non voleva che in quei locali entrasse Infantino – ha proseguito Aquino nel suo racconto – Mi ha confermato la disponibilità ad utilizzare una sala, a patto che Enzo non ci fosse. A quel punto ho chiuso la conversazione con Saffioti, dicendo che siamo noi a non voler entrare alla Società Operaia”.
E così la Società Operaia, che si fonda sui principi del mutuo soccorso e della solidarietà, da sempre legata al territorio e vicina per origini storiche ai valori della democrazia e della libertà, impedisce ad una persona di entrare per svolgere una manifestazione pubblica.
Enzo Infantino, uomo di sinistra che proprio dentro i locali della Società Operaia ha più volte organizzato dibattiti pubblici, iniziative su tematiche importanti e di interesse della collettività, da ieri non può più entrare nella sede della Soms.
“Il motivo di un tale gesto credo sia riconducibile ad un episodio avvenuto circa due anni fa – ci ha spiegato Enzo Infantino – quando al termine di una manifestazione pubblica ho dimenticato, e non volutamente, di porgere un ringraziamento pubblico ai vertici del Sodalizio. Ho subito rimediato, scusandomi con il presidente Saffioti, e ringraziandolo pubblicamente attraverso un post sul mio profilo Facebook”.
Solo qualche ora, fa dall’account Facebook della Società Operaia, è arrivata la motivazione alla decisione di respingere Enzo Infantino. “Il signor Infantino, più volte negli anni scorsi fruitore dei medesimi locali in occasione di varie manifestazioni, non ultima quella per l’Ospedale di Palmi – si legge – ha pesantemente offeso gli organi direttivi della Società, comportandosi come se fosse il padrone assoluto e come se tutto gli fosse dovuto, volutamente omettendo di rivolgere saluti e ringraziamenti al Sodalizio, nel mentre li ha dispensati a destra e a manca, dimostrando una sensibilità pressoché nulla”.
Parole che confermano l’intuizione di Infantino e che fanno male, tanto male, alla società palmese e che umiliano la memoria di chi ha guidato il Sodalizio in passato, avendo come riferimento i valori della solidarietà, dell’assistenza, della tolleranza.