Riceviamo e pubblichiamo:
“I numeri sono numeri. A volte possono apparire freddi ed impietosi ma parlano chiaro. L’obbligo di dare seguito ad un ridimensionamento scolastico non l’abbiamo certo deciso noi come Provincia ma una volta previsto purtroppo qualche sacrificio andava pur fatto. Con buona pace di qualche poltrona da Dirigente Scolastico. Sul piano di ridimensionamento scolastico, – dichiara il Consigliere Provinciale Rocco Sciarrone – onde evitare inutili allarmismi sociali, credo sia importante fare un po’ di chiarezza: per gli studenti e per le loro famiglie non cambierà assolutamente niente, gli stessi continueranno a frequentare le proprie scuole presso le stesse sedi. Occorre sapere, infatti, a chiare lettere, che in discussione sono solo le Dirigenze e le Segreterie Didattiche che andranno ad essere o meno accorpate tra di loro in ragione della prescrizione che impone un numero minimo di alunni necessario, una quota di iscritti che sarà ottenibile dalla sommatoria dei frequentanti i vari istituti interessati. Fino ad oggi, ogni istituto aveva una sua autonomia scolastica. Con il nuovo Piano di ridimensionamento al massimo si perderà qualche poltrona da dirigente. Niente di più e niente di meno. In qualità di consiglieri provinciali ci siamo sforzati ciascuno di noi di fornire un parere sul Piano. Abbiamo scelto di farlo, almeno per quanto riguarda la maggioranza, spogliandoci da inutili e sterili campanilismi e localismi, sforzandoci tutti quanti di considerare in uno sguardo d’insieme il sistema scolastico provinciale nella sua interezza”.
“Nello specifico, per quanto riguarda Gioia Tauro siamo riusciti a tenere conto delle esigenze degli alunni e delle loro famiglie. Si è cercato di preservare la massima coesione territoriale tra la zona litoranea, il centro urbano e le aree interne scongiurando definitivamente il rischio di veder venire meno la dirigenza e la segreteria didattica di almeno uno tra i due circoli scolastici esistenti a causa del possibile accorpamento con altre scuole di san Ferdinando o di Rizziconi per come era stato paventato.
I due circoli didattici di Gioia Tauro risulteranno quindi così composti: CIRCOLO 1 (Primaria Montale, Infanzia S. Filippo Neri, Primaria ed Infanzia marina, Primaria ed infanzia Collodi, Scuola Materna Pentimalli); CIRCOLO 2 (Primaria Paolo VI, Infanzia San Giovanni Bosco, Primaria e Infanzia Tre Palmenti , Primaria e infanzia Don Milani, Scuola Materna Campanella).
Siamo riusciti altresì nell’intento di non veder inutilmente sacrificata la Dirigenza Scolastica di Gioia Tauro relativa all’Istituto “Severi” che è l’unico istituto superiore di questo circolo didattico. Un risultato resosi possibile solo grazie alla convergenza dei Consiglieri Provinciali palmesi, Barone e Saletta, che ringrazio per la sensibilità dimostrata in relazione alla proposta avanzata appunto dal sottoscritto atta ad evitare appunto l’accorpamento della Dirigenza dell’Istituto “Severi” con l’Istituto Professionale, Tecnico e Agrario “Guerrisi” di Palmi come originariamente previsto in un primo momento.
Eventuali critiche mosse nei confronti dei colleghi consiglieri evidentemente non si muovono da una visione d’insieme di tutto il sistema scolastico provinciale bensì si fondano sull’assurdo pretesto di voler salvaguardare a tutti i costi la propria posizione personale”.
Il 29 novembre saremo chiamati, in occasione del prossimo consiglio, ad esprimere il nostro voto su un Piano di Ridimensionamento che non nasce ieri bensì è il frutto di ripetuti incontri di carattere concertativo nonché di varie conferenze scolastiche provinciali che hanno visti coinvolti tutti gli attori interessati dalla vicenda. Naturalmente come spesso capita in questi casi è naturale che qualche dirigente scolastico mal digerisca le decisioni che saranno assunte ma qualcuno dovrà pur fare qualche sacrificio.
La cosa davvero strana è che un Dirigente Scolastico si ricordi solo oggi di lanciare strali e accuse dai giornali indirizzate ad alcuni colleghi consiglieri provinciali rei di non si capisce bene di quale colpa. Ed è ancora più strano che questo accada proprio nell’imminenza della celebrazione di un Consiglio Provinciale. Certamente ritengo che se un Dirigente Scolastico sceglie le pagine di un giornale anziché le sedi opportune per avanzare una propria controproposta, ciò non rappresenti un modo di operare corretto. Eppure lo stesso Dirigente, da quanto mi risulta, è stato invitato per ben cinque volte consecutive risultando sempre assente agli appositi incontri promossi dalla Provincia sul ridimensionamento scolastico. Ma che cosa si cerca di ottenere?
Evidentemente non è un caso se l’Istituto presieduto da questo Dirigente è sceso a quota cento iscritti dai trecento iniziali. Magari proprio da quando lo stesso ha iniziato a ricoprire tale incarico. Ma com’è che negli altri istituti superiori a Palmi gli iscritti aumentano o comunque rimangono quelli mentre al Guerrisi diminuiscono di anno in anno? Una poltrona che considerato l’esiguo numero di iscritti sarebbe comunque venuta meno destinata ad essere accorpata con altri istituti.
A nulla è valso, altresì, il tentativo risalente ai primi di novembre allorquando lo stesso dirigente paventava addirittura l’esistenza di condizioni precarie tali da lasciar presupporre l’inagibilità della struttura che ospita lo stesso Istituto. Salvo poi lasciare in modo incondizionato che gli studenti continuassero le lezioni. Delle due l’una o la denuncia di inagibilità è infondata o esiste una colpa grave da parte del Dirigente Scolastico che si è assunto così serie responsabilità qualora qualche studente dovesse farsi male a scuola.
Ritengo che simili comportamenti si commentino da soli.
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE
ROCCO SCIARRONE