HomePoliticaBilancio Varia 2023, la minoranza scrive ancora al Prefetto

Bilancio Varia 2023, la minoranza scrive ancora al Prefetto

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L’edizione 2023 della Varia di Palmi, la prima organizzata dalla Fondazione, continua ad avere puntati i riflettori dell’opposizione che, con una ulteriore richiesta indirizzata al sindaco di Palmi, al segretario comunale, alla Fondazione e – per conoscenza – al Prefetto di Reggio Calabria, sollecitano la presa visione della documentazione inserente alla festa celebrata lo scorso anno.

Antonietta Gagliostro e Giancarlo Palmisano chiedono «al sindaco e a tutti gli uffici comunali competenti di procedere nell’immediatezza e con estrema urgenza con la richiesta agli Organi della Fondazione Varia copia del libro dei verbali del CDA e il registro del CDA della Fondazione, le scritture contabili, le fatture e le quietanze inerenti al bilancio della Fondazione».

Da quando è scoppiato il caso Varia 2023, prima con le richieste di pagamento da parte di alcuni creditori, lo scorso febbraio, e successivamente con la diffusione del bilancio dell’edizione 2023, la minoranza ha tenuto alta l’attenzione sull’argomento come mai aveva fatto dinanzi ad altri argomenti, presentando a più riprese interpellanze e richieste di accesso agli atti.

Nell’ultimo documento presentato due giorni fa, il 29 agosto, Gagliostro e Palmisano ritengono che sia «necessario (da parte del sindaco, ndr) avviare un’azione di verifica contabile sull’attività della Fondazione e acquisire le scritture contabili, le fatture e le quietanze da trasmettere ai consiglieri comunali per consentire di poter esercitare le proprie prerogative».

Solo qualche settimana fa, il 7 agosto, la Fondazione ha presentato i conti dell’edizione 2023, parlando di un disavanzo di 325mila euro circa; lo studio del bilancio ha poi portato a verificare che il debito sfora i 500mila euro (515mila 994 euro, con esattezza).

Alla luce di numeri così vertiginosi è dunque lecito chiedere un dettaglio spese e capire se, in che modo e entro quali tempi il debito sarà saldato; e ancora, è doveroso da parte dell’amministrazione informare la città sul futuro della Fondazione, un ente che in un solo anno di vita e attività ha prodotto un debito elevato.

Nel documento dei consiglieri Gagliostro e Palmisano si legge ancora che «alla luce degli interessi pubblici coinvolti e della impossibilità riscontrata a seguito delle ripetute richieste inevase dalla Fondazione Varia ETS, riteniamo doveroso che il Comune proceda all’acquisizione dei documenti contabili per avviare una fase di controllo delle attività organizzate dalla Fondazione, anche alla luce della preoccupante situazione debitoria emersa».

Sulla gestione della festa della Varia 2023 sono state presentate – oltre alle interpellanze dei consiglieri di opposizione – anche due interrogazioni parlamentari a firma del deputato di Azione Ettore Rosato.

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