Riceviamo e pubblichiamo:
Al Governatore della Calabria
dott. Giuseppe Scopelliti
Al Presidente di Veolia Italia
dott. Jean Mar Janaihac
Al Presidente del Comitato consultivo di Veolia Italia
dott. Giancarlo Renda
Al Commissario Delegato Emergenza Rifiuti
Generale Graziano Melandri
E, p.c. al Prefetto di Reggio Calabria
Dott. Luigi Varratta
Alle Agenzie di Stampa
Oggetto: raddoppio dell’impianto di inceneritore a Gioia Tauro e interventi di social responsabilità.
Solo oggi, dalla lettura dei quotidiani, ho appreso che il Governatore della Calabria, dott. Giuseppe Scopelliti, ha concluso con la Veolia Italia un accordo in tema di interventi per social responsability che prevede un intervento economico di circa tre milioni di euro per la presenza sul territorio di Gioia Tauro di un impianto di termodistruzione dei rifiuti che a breve sarà raddoppiato.
Il Sindaco di Gioia Tauro – nonostante rappresenti la prima istituzione del territorio interessato dal raddoppio di tale impianto – non è stato informato né dell’accordo né delle trattative che lo hanno preceduto.
Ne prendo atto , seppur con rammarico e delusione.
Estromettere da tale incontri il Sindaco di Gioia Tauro significa mettere da parte i cittadini di Gioia Tauro, primi destinatari dei gravissimi danni ambientali ed alla salute che – come noto a tutti e come dimostrato da studi scientifici sulla materia – vengono causati dagli impianti di distruzione dei rifiuti.
Se gli indirizzi di governance dell’unione Europea prescrivono maggiore apertura ai cittadini nei processi di elaborazioni delle politiche sociali , è evidente che la Calabria cammina in senso opposto.
Tuttavia, l’aspetto ancora più paradossale della vicenda è rappresentato dal fatto che il Governatore della Calabria – nonostante esso stesso, in visita nella nostra città, abbia prospettato investimenti e sviluppo nell’area strategica gioiese – preveda progetti per l’investimento di tali somme che abbiano come finalità quello di regalare a circa 5 mila studenti l’iPAD!!
Il Presidente Scopelliti non può non considerare che lo scopo primario della social responsability è quello di provvedere all’integrazione degli impatti sociali ed economici dell’attività di impresa nei territori interessati e nei confronti delle parti interessate.
Gli unici portatori di interessi che devono beneficiare del “ comportamento socialmente responsabile” della Veolia sono i cittadini gioiesi.
Sono perfettamente consapevole – come anche i miei cittadini – che le somme stanziate a titolo di social responsability non sono il frutto di scelte filantropiche o di buonismo.
Esse rappresentano una prima forma di risarcimento simbolico dei disagi che la popolazione gioiese subisce quotidianamente e che – se il raddoppio dell’inceneritore sarà portato a compimento – verranno amplificati.
Queste somme rappresentano un diritto per i miei cittadini.
Il territorio di Gioia Tauro non può e non deve essere relegato al ruolo di pattumiera della Calabria e del Sud Italia.
Servono investimenti che garantiscano il ripristino di condizioni eco-compatibili di vita, che favoriscano lo sviluppo del turismo, delle attività produttive, dell’area portuale, della formazione dei nostri giovani.
Soluzioni alternative a questa avrebbero un unico desolante significato: i danni a Gioia Tauro e i benefici ad altri.
Sono mesi che, a fronte dell’emergenza rifiuti che appesta la mia città – e che è resa ancora più vergognosa dalla circostanza che si verifichi ormai costantemente nella sede di un impianto di incenerimento – mi reco dal Commissario delegato per l’emergenza rifiuti a chiedere interventi definitivi e risolutori di quello che sta diventando uno scandalo per un paese considerato civile.
Sono mesi che – benché contrario all’incenerimento dei rifiuti come sistema di smaltimento degli stessi perché dannoso alla salute e favorevole, invece, alla raccolta differenziata come soluzione al problema rifiuti – chiedo, per evitare oltre il danno la beffa, che a Gioia Tauro sia riconosciuto un giusto ristoro economico oltre alla realizzazione di varie opere pubbliche gratuite per l’amministrazione – anche in termini di royalty a fronte di un prossimo raddoppio, allo stato assolutamente inadeguate ed irrisorie se rapportate ai danni subiti dalla popolazione per il funzionamento h 24 dell’impianto – che dia a questa amministrazione la possibilità di trovare mezzi e soluzioni alla crisi ambientale che già ci ha travolto.
Ebbene, apprendere dai giornali che tali disponibilità ci sono e che si progetta di destinarle ad altri interventi , questo non lo accetto così come non lo accetta tutta la popolazione gioiese.
Non è ammissibile che le sorti di Gioia Tauro vengano decise senza coinvolgere il territorio.
Non è ammissibile che l’emergenza venga messa da parte nonostante l’esistenza di fondi legittimamente dovuti solo a Gioia Tauro.
Chiedo, pertanto, ufficialmente al Governatore della Calabria un incontro ufficiale anche alla presenza degli altri soggetti indicati in intestazione per ricevere ampie rassicurazioni sulla circostanza che i tre milioni di Euro stanziati dalla Società Veolia Spa saranno interamente destinati ai cittadini di Gioia Tauro.
Altre soluzioni non possono essere condivise dallo scrivente e non saranno accettate dalla città di Gioia Tauro.
Il SINDACO DI GIOIA TAURO
AVV. RENATO BELLOFIORE