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Alimenti senza certificazione in lidi e ristoranti: sanzioni per 25mila euro a Reggio

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I Carabinieri del NAS di Reggio Calabria, a conclusione di una vasta operazione finalizzata alla tutela della salute e della sicurezza alimentare nel periodo estivo, sviluppatasi tra il capoluogo reggino, e le coste jonica e tirrenica, hanno sottoposto a sequestro oltre 400 kg di prodotti alimentari privi di tracciabilità e riscontrate in numerose attività gravi carenze igienico-sanitarie.

I militari in un lido balneare sul lungomare in località Pellaro di Reggio Calabria, durante l’ispezione delle cucine, hanno sequestrato 50 kg di prodotti ittici e uova privi di qualsiasi certificazione sull’origine; nella stessa località, a carico di una gelateria, sono stati sequestrati 50 kg di prodotti alimentari il cui titolare non sapeva giustificarne la provenienza. In Reggio Calabria, in altro stabilimento balneare, hanno sequestrato 15 kg di formaggi e salumi di cui si sconosceva l’origine.

Presso ristoranti, esercizi commerciali e lidi balneari di Ardore, Siderno, Bagnara Calabra, Villa San Giovanni e Locri a conclusione delle ispezioni sono stati sottoposti a sequestro circa 350 kg di pesce, carne, salumi e preparati vari, privi di indicazioni su origine ed ingredienti, nonché conservati in locali con carenze igienico strutturali, o perché privi completamente di tracciabilità o etichettatura. In pieno centro a Reggio Calabria, invece, i militari del NAS hanno trovato un mini market etnico privo di qualsivoglia autorizzazione e quindi abusivo; a carico del titolare, un soggetto nigeriano cl 83, l’ASP reggina ha emanato immediatamente una ordinanza di sospensione dell’attività.

Le attività del NAS di Reggio Calabria hanno inoltre interessato ispezioni e controlli in studi medici, cliniche e case di riposo e famiglia. Due di queste ultime, in Reggio Calabria, sono state chiuse dalle Autorità competenti, su segnalazione del NAS, una per maltrattamenti e l’altra per gravi irregolarità (tali provvedimenti hanno già avuto ampio risalto mediatico nelle settimane scorse).

I titolari delle attività ispezionate, segnalati all’ASP reggina, sono stati diffidati a ripristinare in breve tempo le carenze igienico strutturali riscontrate. Sono state elevate complessivamente sanzioni per euro 25.000, e gli alimenti sequestrati dovranno essere distrutti da aziende specializzate.

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