Con l’elezione di Giuseppe Ranuccio al Consiglio regionale della Calabria, si apre ufficialmente una nuova fase politica per la città di Palmi. Dopo otto anni alla guida dell’amministrazione comunale, il sindaco lascia il suo incarico. Assume ora un ruolo istituzionale più ampio, ma il progetto civico che ha caratterizzato la sua esperienza resta al centro del dibattito locale.
La coalizione che ha sostenuto Ranuccio, di chiara matrice civica, ha governato, evitando le logiche di partito e puntando su una leadership riconosciuta. Ora, con la necessità di tornare alle urne, il centrosinistra dovrà decidere se proseguire lungo il solco tracciato, confermando quanto affermato in uno degli ultimi consigli comunali di Ranuccio che sfidava gli avversari lamentando il fatto che la norma impedisse una terza discesa in campo, oppure aprire a nuove soluzioni.
A gestire la fase di transizione sarà l’attuale vicesindaca Solidea Schipilliti, figura istituzionale che potrebbe essere della partita anche in vista delle elezioni. Tra i nomi in campo si fanno strada anche l’assessore Salvatore Celi, da sempre al fianco di Ranuccio. Si parla anche del presidente del consiglio comunale Francesco Cardone, la cui provenienza politica differente potrebbe rappresentare un elemento di discontinuità anche se una scelta simile comporterebbe qualche rischio di scollamento a sinistra. Non si esclude, tuttavia, l’ipotesi di una figura civica capace di tenere insieme le diverse anime della coalizione.
Sul fronte opposto, il centrodestra si prepara a giocare le proprie carte. La riconferma di Giuseppe Mattiani al Consiglio regionale, eletto tra le fila della Lega, consolida il suo ruolo di riferimento per l’area. Forte della sua posizione nella maggioranza regionale guidata da Roberto Occhiuto, Mattiani potrà contare su una rete istituzionale solida, ma dovrà dimostrare di saper costruire una proposta amministrativa credibile e aggregante.
In questo scenario, si muovono anche i due movimenti civici che hanno espresso opposizione all’amministrazione uscente: il Movimento FARO, guidato dall’esperto Carmelo Ciappina, e il Movimento AGIRE, animato dal dirompente Gianmarco Oliveri, entrambi i movimenti sono attivi nel dibattito pubblico e potenzialmente potranno proporre dei protagonisti per la prossima tornata elettorale.
Resta da capire se il centrodestra vorrà puntare su una figura direttamente espressione dei partiti, oppure se si cercherà una sintesi tra civismo e appartenenza politica. Toccherà a Mattiani il compito di tenere insieme le diverse anime e di evitare frammentazioni.
Palmi si ritrova oggi con una doppia rappresentanza in Consiglio regionale: Ranuccio per l’area di centrosinistra, Mattiani per il centrodestra. Un fatto politico rilevante, che potrebbe trasformare la città in un laboratorio di confronto tra visioni diverse. Le elezioni amministrative diventano così un banco di prova per capire quale delle due traiettorie saprà interpretare meglio le esigenze del territorio, e che dovrà in ogni caso affrontare le problematiche fin qui irrisolte e portare avanti una serie di opere iniziate ed ancora incompiute, a cominciare da quelle legate alle scadenze del PNRR.



