“E’ indispensabile che l’amministrazione comunale, unico soggetto a ciò deputato, fissi una cadenza periodica di svolgimento della festa della Varia, che consentirebbe si uniformarci alle altre manifestazioni della Rete delle Grandi Macchine a Spalla”.
E’ il presidente del direttivo “Mbuttaturi”, Francesco Cardone, a pronunciare queste parole nel corso di un incontro con la stampa locale, durante il quale ha risposto alle domande dei giornalisti ed ha indicato alcuni interventi “urgenti e necessari” da fare per promuovere al meglio la festa simbolo di Palmi.
Lo fa a ridosso di una data importante per Palmi e la Rete delle Grandi Macchine a Spalla, ovvero la sottoscrizione dell’atto costitutivo della Rete, e del relativo statuto, che avverrà a Nola il prossimo 25 giugno, al fine di intensificare i rapporti tra le Comunità che sono parte della Rete (e con Gubbio), ed a garantire l’attuazione di un piano di salvaguardia al fine di preservare, trasmettere e promuovere i valori delle feste che hanno ottenuto nel 2013 il sigillo dell’Unesco.
“Dare una cadenza fissa alla festa della Varia è indispensabile – ha detto Francesco Cardone – così come è importante che il Comitato Varia, che è l’organismo a cui l’amministrazione comunale di turno assegna il compito di organizzare la festa, sia composto da soggetti che non debbano percepire alcun compenso, e che abbia carattere permanente”.
Il Comitato Varia, da sempre, viene costituito solo in occasione della festa e decade il giorno successivo allo svolgimento della stessa; la sua è un’esistenza limitata nel tempo, che non garantisce la promozione costante della festa. Promozione che invece servirebbe a fare della Varia una manifestazione conosciuta come lo sono le feste della Rete, che si svolgono annualmente attirando migliaia di persone.
“Tra gli interventi che ritengo indispensabili – ha aggiunto il presidente degli Mbuttaturi – c’è l’attribuzione di una delega ad hoc per la festa della Varia ad un assessore, col lo scopo di tutelare e promuovere la festa, patrimonio tutelato dall’Unesco. Ma la promozione potrebbe passare anche attraverso l’istituzione del Museo della Varia, da realizzare in una struttura in cui si potrebbe spostare la sede dell’associazione, la quale potrebbe rendersi disponibile alla gestione del Museo”.