Un gemellaggio nel nome di Sant’Elia

La figura del santo accomuna Enna, Seminara e Palmi

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Un gemellaggio nel nome di Sant’Elia, il santo monaco nato ad Enna, vissuto in Calabria attorno al IX secolo e poi spentosi a Tessalonica, in Grecia, è stato sancito tra le comunità di Enna, Palmi e Seminara città, tutte, accomunate dal culto e dalla venerazione verso un modello di santità monacale che ha lasciato innumerevoli testimonianze di fede ed operosità tanto da essere venerato da cristiani ed ortodossi. Nei giorni scorsi i primi cittadini di Palmi, Giuseppe Ranuccio, e di Seminara, Giovanni Piccolo, sono stati ricevuti ed ospitati da quello di Enna, Maurizio Antonello Dipietro, per suggellare formalmente questa unità d’intenti – dopo un percorso di contatti e confronti durato circa un anno e mezzo – che aprirà, di fatto, un canale privilegiato di interscambio culturale-religioso ma anche socio-turistico. «Ospiti del Sindaco di Enna abbiamo dato il via a un’iniziativa che ci permetterà di aprire un confronto con il rettore della Basilica Maria Santissima dei Poveri, Don Domenico Caruso, affinché le reliquie di S. Elia il giovane possano giungere a Enna il prossimo 17 di Agosto» ha riferito il sindaco di Seminara, Giovanni Piccolo, che assieme ai colleghi ha illustrato le diverse possibilità che la partnership prospetterà a breve per le rispettive comunità: gite scolastiche, con numerosi vantaggi agli studenti o viaggi culturali, visite ai musei cittadini gratuiti, una serie di agevolazioni nelle strutture alberghiere, scambi commerciali tra gli artigiani locali che avranno la possibilità di confrontarsi con gli artigiani ennesi. Un gemellaggio, dunque, che avrà il suo momento solenne il prossimo 17 agosto in occasione dei festeggiamenti riservati al santo ad Enna e occasione nella quale la comune radice religiosa farà da trait d’union tra le tre cittadine coinvolte.