“Siamo soddisfati dell’incontro avuto oggi in Regione sulla
questione dei Tis, i tirocinanti di inclusione sociale.
Presente anche il Presidente Occhiuto che, prima della
ratifica delle dimissioni, ha ritenuto opportuno essere
presente per dare continuità a quanto già avviato per dare
risposte a migliaia di lavoratori da anni impiegati nelle
pubbliche amministrazioni con compensi minimi e senza
tutele”. Lo afferma Mariaelena Senese, Segretario generale
Uil Calabria – al termine del vertice alla Cittadella regionale
sulla questione tirocinanti. “Oggi – aggiunge Senese – è
arrivata una prima risposta importante. Su 404 comuni
calabresi hanno deliberato 251 comuni per un totale di
1.575 tirocinanti. A questi si uniscono altri 190 tirocinanti
da delibere da parte di altri enti utilizzatori. Rispetto ai 251
comuni che hanno deliberato, ricordiamo che 202 non
hanno l’obbligo della commissione di stabilità finanziaria
degli enti locali.
700 sono in totale i tirocinanti rimanenti per i quali, già dal
primo di agosto, si avvia il percorso di formazione che
durerà fino a novembre. Per loro l’idea era quella di
utilizzarne una parte come supporto ai familiari nei pronto
soccorso. Un’ altra, invece, per la manutenzione del
territorio, con uno spin off di Calabria Verde o mettendoli
a disposizione ai comuni. È intenzione della Regione,
inoltre, far aderire quei comuni che non avendo tirocinanti
non hanno potuto avviare la procedura legata alla
manifestazione d’interesse ma che hanno espresso
solidarietà qualora ci fosse la necessità di un impegno di
stabilizzazione dei Tis. Adesso -continua Mariaelena
Senese – c’è la scadenza importante del 31 di agosto data
entro la quale i Comuni avranno una serie di
adempimenti da fare. Avranno bisogno dell’aggiornamento
del Piau, del parere dei contabili, della società di revisione.
Dopo si dovrà procedere con l’avvio di selezione presso i
centri per l’impiego. Non ci aspettavamo questa
importante adesione da parte dei comuni alla
manifestazione d’interesse. Ricordiamo che la dote data ai
comuni calabresi, per sostenere i costi della
contrattualizzazione, è passata da 25 mila euro iniziali a 54
mila euro. Parliamo di 5 milioni di euro che sono stati
storicizzati e la Regione definirà l’importo da dare ai
comuni sulla base dei tirocinanti. Un risultato – conclude
Senese – che esprime il lavoro fatto in sinergia tra Regione
e parti sociali con l’ obiettivo di risolvere il problema del
precariato nella nostra regione. “



