Prima un raduno colorato da tute sportive di tutte le grandezze nella villa comunale e
poi, dopo un festoso corteo verso la vicina chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo,
una messa molto partecipata da atleti di ogni età.
E’ così che a Taurianova la Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi ha vissuto il suo
Giubileo dello Sport, organizzato dalla Pastorale Giovanile Diocesana presieduta da
don Domenico Lamanna, con il patrocinio del Comune guidato dal sindaco Roy
Biasi.
La Giornata, che aveva per slogan l’esortazione “Educati alla Speranza”, è iniziata
con il saluto del vescovo Giuseppe Alberti e del primo cittadino Biasi, che ha
partecipato insieme agli assessori Maria Fedele e Massimo Grimaldi.
Tante le delegazioni, soprattutto giovanili, giunte da diversi Centri che formano la
Diocesi della Piana di Gioia Tauro, molte delle quali – tra musiche e coreografie –
hanno offerto al microfono testimonianze sul valore della pratica sportiva e sulla
esperienza di vita associativa che essa comporta.
Il vescovo Alberti, dopo aver ringraziato l’Amministrazione Comunale per la fattiva
collaborazione nella riuscita dell’evento, ha sottolineato l’importanza non solo
religiosa ma anche sociale della propensione all’attività fisica «vissuta come leva per
rispettare l’antica sapienza condensata nella massima Mens Sana In Corpore Sano,
ma anche come abitudine alla vita in comunità».
Prima della messa celebrata dal vescovo Alberti, è toccato al prof. Franco Greco
instradare i diversi interventi – e fra questi quelli dei sacerdoti Cesare Di Leo e
Gianni Gentile, e del presidente della sezione cittadina dell’associazione degli arbitri
di calcio, Adriano Polifrone – che hanno amplificato il valore delle motivazioni
poste dagli atleti alla base della illustrazione della propria esperienza.
Il sindaco Biasi, dopo aver ringraziato la Diocesi per aver scelto una città come
Taurianova dove nell’annata sportiva 2024/2025 «l’entusiasmo è stato un vero
premio della speranza a lungo coltivata, per il titolo di Capitale Italiana del Libro e
per il prossimo ingresso nel novero del Patrimonio Immateriale dell’Unesco grazie
all’Infiorata, ed è stato un tutt’uno con quello prodotto dagli importanti successi
ottenuti nella pallavolo e nel calcio»; il primo cittadino poi ha ricordato il legame
«tra la città e la campionessa paralimpica Enza Petrilli, grande esempio di come lo
sport possa educare a trovare le motivazioni per una vita degna di essere vissuta»,
ed ha concluso apprezzando «la grande fortuna che abbiamo nei nostri paesi quando
vediamo il movimento sportivo riunirsi, pianificare, giocare, disputare gare, togliere
dalla strada si diceva una volta, togliere dal telefonino è più corretto dire oggi, i nostri
ragazzi».
«E’ quindi agli organizzatori dello sport, agli educatori, che bisogna dire un grande
grazie – ha concluso il sindaco Biasi – per il modo come con tutta tranquillità le
famiglie si fidano di loro nel momento in cui gli affidano la cura dei ragazzi,
segno che passione e professionalità effettivamente allenano alla speranza».



