ROSARNO – I “Tartit”, gruppo originario del Mali, hanno stregato il pubblico presente ieri sera nel parco archeologico di “Medma” .
Grande successo, quindi, per la seconda serata rosarnese del “Magna Graecia teatro festival 2011”. Due ore di “ballate” e “canti responsoriali”, che hanno scandito i “racconti di vita” delle innumerevoli popolazioni dell’Africa sub sahariana. Gli uomini e le donne del gruppo “Tartit” sono infatti “Tuareg” della confederazione Kel Antessar, proveniente da una cultura nomade del deserto che ha vissuto in diverse parti dell’Africa “Sahariana” per milioni di anni.
Il concerto è stato impostato a suon di canti strazianti e ritmi complessi, accompagnati da semplici percussioni e strumenti a corda, adattati al modo di vivere nomade. L’elemento che più ha incuriosito gli spettatori è stato l’uso delle “urla” e del “battito di mani”, forza trainante del repertorio musicale di questa formazione africana. «Musica e poesia, nella società Tuareg sono di grande importanza – hanno spiegato, dal palco, gli artisti – e sono rimasti come simbolo permanente e forza trainante della nostra identità collettiva».
La cittadina medmea è stata stregata dai canti vibranti e dalle danze etniche portate in scena dagli artisti africani, accompagnati dal suono del “teharden” e dell’”imzad” (due antichi strumenti a corde simili al violino e alla chitarra). Il concerto delle donne e degli uomini “tuareg” di “Tartit” è stato occasione di festa, ma anche di testimonianza e conoscenza di antiche popolazioni, che vedono in pericolo la loro stessa sopravvivenza a causa della siccità dei loro territori d’origine. È proprio grazie alla poesia, alla musica, alla danza ed alla cultura che questo popolo riesce a resistere ed andare avanti.
«Noi siamo prima di tutto un’associazione – hanno chiosato al termine del concerto – che si batte affinchè tutto il nostro popolo abbia la possibilità di venir fuori dalla situazione di povertà in cui versa. Promuoviamo le adozioni a distanza ed abbiamo fatto in modo che si creasse un minimo di scolarizzazione per i “nostri” bambini, visto che la cultura è l’unica arma che possono avere a disposizione». A fine serata l’associazione “Fabbrica Europa”, costituita dai componenti del gruppo, ha allestito degli stand per la vendita di cd ed oggetti tipici del Mali, con lo scopo di destinare il ricavato alle popolazioni che risiedono in quel lembo di terra.
Francesco Comandè