I consiglieri comunali di minoranza Cosma Ferrarini e Michele Filippo Italiano denunciano la perdita di un finanziamento di circa 2 milioni di euro da parte del Comune di Rosarno, evidenziando problemi legati alla gestione amministrativa e alla programmazione strategica.
Secondo quanto dichiarato dal consigliere e ingegnere Antonino Brosio, la Giunta guidata dal sindaco Pasquale Cutrì ha contattato Brosio solo all’ultimo momento per la progettazione necessaria alla partecipazione al bando. Una richiesta che si è rivelata impraticabile per due motivi principali:
- Tempi troppo ristretti per sviluppare un progetto competitivo. Nonostante ciò con notevoli difficoltà e con il poco tempo a disposizione, sarebbe stato possibile partecipare al bando con un punteggio inferiore, ma comunque potenzialmente sufficiente ad accedere al finanziamento.
- La mancanza del requisito essenziale per accedere al finanziamento: il possesso del terreno. L’area interessata, situata nella zona denominata “Curva Laghi”, risulta essere di proprietà dell’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) e non del Comune di Rosarno, rendendo impossibile soddisfare i criteri del bando.
Brosio, oltre al suo ruolo di consigliere comunale, è un tecnico esperto, con una consolidata esperienza nel settore dell’ingegneria e della progettazione. La sua valutazione sulla vicenda non si basa su considerazioni politiche, ma su un’analisi tecnica oggettiva, mettendo in luce le reali difficoltà e le incompatibilità che hanno portato alla perdita del finanziamento.
I consiglieri di minoranza sottolineano che questa situazione riflette una mancanza di programmazione e di gestione delle opportunità economiche, già evidenziata in precedenti sedi istituzionali, incluso il consiglio comunale dedicato all’approvazione del bilancio. A 17 mesi dall’elezione, il sindaco Cutrì e la sua giunta continuano, secondo loro, a procedere senza una chiara strategia, affidandosi a iniziative ereditate dalle precedenti amministrazioni.
La perdita di questo finanziamento rappresenta un’occasione mancata per il territorio e solleva interrogativi sulla necessità di una maggiore attenzione alle opportunità di sviluppo, con una programmazione più efficace e una gestione amministrativa più lungimirante.